Un’altra lettera, nel giro di 48 inviata al sindaco di Piraino. A scrivere questa volta è Maurizio Ruggeri, lo fa, scrive “da semplice privato cittadino, dopo essere stato chiamato in causa nella scorsa settimana in maniera impropria da un assessore a motivo della lettera aperta che l’Associazione Piraino 2.0 ha inviato al capo dell’amministrazione”.
La Lettere Aperta:
Caro signor Sindaco le scrivo dopo aver riflettuto alcuni giorni visto che sono stato chiamato in causa da interposta persona a motivo della lettera aperta che l’Associazione Piraino 2.0 Le aveva rivolto sulla questione legata alla sicurezza dei nostri plessi scolastici.
Spiace il tentativo maldestro dell’intermediario quando prova a identificare l’Associazione con il sottoscritto, stia sereno… non siamo la stessa cosa; purtroppo per Lui tante persone hanno aderito e stanno aderendo spontaneamente a questo progetto.
Già quest’atteggiamento comunque è una scorrettezza nei confronti di chi ha posto il quesito, in ogni caso fa specie che certe persone passate alla storia come “i belli addormentati al Comune” continuano a cercare di recuperare gli anni di una trapassata amministrazione a detta di tutti fallimentare.
Prendersela poi con il lavoro della gente è disgustoso, oltre che meschino caro Sindaco; ci sono persone che godono di una “immeritata pensione d’oro” ottenuta facendo lavori nel settore pubblico dove hanno scialacquato a mai finire, a dispetto di intere generazioni che oggi gridano vendetta perché non sanno che futuro li aspetta e se la prenderanno mai una pensione!
Caro signor Sindaco ma la cosa peggiore sa qual è?
Che a volte ci troviamo davanti a persone che dispensano “infinita ignorantitudine” convinti di sapere tutto, ma che alla prova dei fatti ovunque siano andati hanno lasciato, nella migliore delle ipotesi, un sacco di dubbi e di perplessità sulle reali capacità di risolvere i problemi.
Pur tuttavia, apprezzando come cittadino i recenti finanziamenti da Lei ottenuti, come del resto da tantissimi altri comuni d’Italia per decisione del governo nazionale di investire sulle strutture scolastiche come mai in precedenza, da una più attenta analisi, però non posso fare altro che rilevare che gli interventi sugli edifici scolastici riguardano adeguamenti degli impianti elettrici, abbattimento delle barriere architettoniche e manutenzione straordinaria finalizzata al contenimento del consumo energetico.
Non me ne voglia ma tra questi lavori non sono previsti interventi di miglioramento o di adeguamento sismico degli edifici scolastici e quindi mi vedo costretto a ripetere la domanda fattale dall’Associazione: “MA LE NOSTRE SCUOLE SONO SICURE?”
Maurizio Ruggeri
i precedenti articoli
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