Dura nota del Primo Cittadino pattese nei confronti dei consiglieri Di Santo e Prinzi
“Ho letto con attenzione la nota stampa dei Consiglieri Giovanni Di Santo e Giacomo Prinzi in merito al Regolamento sulle misure di contrasto all’evasione dei tributi comunali in discussione nella seduta di oggi del Consiglio. Ancora una volta si mistifica la realtà cercando, ma invano, di ingenerare confusione tra i cittadini! Tante e tali sono le bugie e le imprecisioni contenute nel comunicato stampa dei Consiglieri Prinzi e Di Santo che dovrebbero almeno provare un po’ di imbarazzo per le modalità così “basse” con cui esercitano un così “alto” ruolo affidato loro dai cittadini! Ma andiamo con ordine: per stessa ammissione dei Consiglieri le tasse vanno pagate, ed è quello che fanno, spesso anche a costo di sacrifici e rinunce, gran parte dei cittadini. Ci sono però alcuni, spesso attività imprenditoriali, artigianali e commerciali, che si ostinano a non voler pagare, arrecando così danno alla comunità tutta e, soprattutto, ai tanti che, invece, pagano regolarmente. E ciò, nonostante la possibilità, da sempre garantita e riconosciuta, di rateizzare comodamente eventuali debiti con l’Ente. Per arginare questo fenomeno, l’Amministrazione ha ritenuto utile valutare la possibilità di utilizzare uno strumento, regolarmente previsto dalla legge e già adottato in altri Comuni, costituito dalla possibilità di sospendere (e solo in ultima analisi di revocare) le licenze delle attività che risultino non in regola con il pagamento dei tributi, peraltro per importi di rilevante entità. Questo strumento è stato trasfuso nel regolamento posto all’attenzione del Consiglio Comunale, nel quale è stata comunque confermata la possibilità di accedere a rateizzazioni. Quante bugie su questo regolamento! Non è vero che non si consentirà di aprire nuove attività! Nulla vieta a chi è in regola con il pagamento dei tributi di avviare nuove attività. Non è vero che dopo 30 giorni verrà disposta la revoca della licenza! A ciascuno verrà data la possibilità di mettersi in regola e la sospensione e la successiva revoca interverranno solo come extrema ratio per chi, dopo ben 135 giorni dall’avvio del procedimento, vorrà rimanere nell’illegalità. Non è vero che i regolamenti comunali addebitino ai gestori pagamenti riferibili a chi li ha preceduti! Ogni tributo (IMU, TARI, TOSAP, ICP) è relativo all’effettivo operatore e nulla può essergli richiesto per gestioni precedenti. Non è vero che il regolamento rafforzerebbe i poteri della Creset o la favorirebbe! Titolare del tributo è e rimane il Comune di Patti, cui solo competerebbe l’avvio e la conclusione del procedimento.Questo regolamento, peraltro, è già stato adottato in diversi Comuni della zona dove ha subito portato benefici non determinando alcuna chiusura di attività. Altro che far chiudere le attività! Qui si tratta semplicemente di far rispettare le regole, anche e soprattutto a tutela di chi (per fortuna la maggioranza) i tributi è abituato a pagarli! Quanto, infine, alla solita affermazione relativa ai tributi aumentati al massimo da questa Amministrazione, ormai divenuta un disco rotto propinatoci continuamente dal duo Prinzi-Di Santo, vale la pena evidenziare che non è assolutamente così (peraltro la nostra TARI è tra le più basse della provincia a fronte di un servizio eccellente) e che gli aumenti operati nel lontano 2012 si sono resi ahimè indispensabili per pagare gli enormi debiti (ad oggi sono quasi 10 milioni di euro!) ereditati dalle precedenti e spesso allegre Amministrazioni. Così si è evitato il dissesto dell’Ente, che avremmo pagato con lacrime e sangue tutti quanti noi e che avrebbe determinato, quello sì, la chiusura di tante attività produttive. Invece di agitare fantasmi e ingenerare paure ed inutili allarmismi, tutelando (sicuramente in buona fede) i soliti furbetti, non perdano l’occasione i Consiglieri Prinzi e Di Santo di affermare il rispetto delle regole e stare dalla parte di chi, spesso con grandi sacrifici, paga puntualmente i tributi!”.
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