“Amuninni” e sparì nel nulla
Nel luogo dove venne sequestrato, lungo il viale della Magnolie, 52 anni fa, esattamente il 16 settembre del 1960, è stato ricordato a Palermo il giornalista Mauro De Mauro.
La sua scomparsa è uno dei grandi misteri italiani: il processo, che si è celebrato dopo 41 anni, si è concluso con l’assoluzione dell’unico imputato Totò Riina e ha dovuto fare i conti con un’opera di sistematico depistaggio cominciata, hanno scritto i giudici, sin dalla fase iniziale dell’inchiesta. Al momento in cui fu rapito De Mauro era impegnato, per incarico del regista Francesco Rosi, nella ricostruzione degli ultimi due giorni trascorsi in Sicilia dal presidente dell’Eni, Enrico Mattei, morto sull’aereo esploso vicino a Pavia il 27 ottobre 1962.
C’era, come ogni anno, anche Franca De Mauro. Intravide per l’ultima volta il padre mentre parcheggiava l’auto sotto casa ma attese invano che la raggiungesse. È stata lei a ricordare il padre, il suo impegno professionale, i valori di un lavoro nel quale si riconoscono i giornalisti siciliani. Franca De Mauro è intervenuta dopo i giornalisti Leone Zingales e Giulio Francese, figlio di uno degli otto cronisti siciliani uccisi, che hanno promosso la cerimonia. (Da assostampasicilia.it)