Nel mediterraneo la Blue Economy rappresenta uno dei principali perni di sviluppo
Il Sud Italia polo innovativo e dell’high tech? Sì, risposta categorica. Almeno nelle intenzioni c’è quella di creare un sistema economico sostenibile tramite l’innovazione tecnologica: dicasi Blue Economy, che è stata al centro di un dibattito lo scorso 19 luglio in quel di Milazzo, tenuto dall’assessore all’economia della regione Sicilia, Gaetano Armao.
Nel convegno sono stati affrontati gli aspetti connessi allo sviluppo economico delle economie marittime, un’occasione più unica che rara per lanciare il libro bianco intitolato “The Sicilian Blue Economy White Paper”, in collaborazione col sistema camerale siciliano. All’incontro hanno preso parte appositamente più voci del territorio.
In Sicilia, più in generale in tutto il bacino Sud del Mediterraneo, la Blue Economy ha rappresentato negli ultimi anni uno dei principali perni di sviluppo. Complice una invidiabile posizione geografica, centrale per l’area mediterranea, si è creata un’influenza di interessi strategici su temi fondamentali, dall’energia alla difesa ai flussi migratori alle infrastrutture alla tecnologia.
Una vera e propria transizione eco-digitale, che è partita dalle Isole e che soprattutto ha coinvolto piccoli centri, offrendo soluzioni e proposte complessive all’intero continente europeo. Da un’isola all’altra, alla Sicilia fa seguito Malta, dove la Blue Economy ha trovato modo di fiorire nel settore dell’iGaming. Nell’ultimo decennio sull’isola, infatti, sono arrivare oltre 300 società.
Con esse si è mossa una porzione importante del mondo del lavoro: al gioco sono legate oltre 10.000 possibilità. Tutto ciò è stato possibile anzitutto per una serie di misure che hanno favorito il sistema di licenze all’interno della giurisdizione comunitaria: una piccola isola è diventata terra promessa per chi vuole investire nel gioco. Ad oggi Malta è leader in Europa.
In soli sei mesi nel 2022 l’Isola ha visto generati 712 milioni di euro alla sua economia: l’aumento rispetto al 2021 è stato di 90 milioni quasi: tre volte in più rispetto alla media dell’Europa, al punto che per gli esperti e non ad oggi si parla di “ecosistema maltese”. Tutto ciò rende Malta il punto di arrivo del presente, e quello di partenza per il futuro di un’industria destinata a crescere ancora di più.
Anche nella Blue Economy Siciliana, infatti, il gioco fa parte del mosaico che la regione sta costruendo. Per promuovere la conoscenza di arte e patrimonio culturale, per esempio: utilizzando i videogiochi. Un’esperienza originale partita da Palermo, al forum sulla valorizzazione dei beni culturali voluta dagli operatori guidati da Fabio Viola, che hanno contribuito alla creazione del sistema “TuoMuseo”, un progetto innovativo e creativo pensato per gli under 30 basato sui videogame che incrociano siti archeologici e opere d’arte.
Una conferma per il Sud, per la sua crescita e per la prospettiva di un futuro che si è messo sui binari giusti.