“Cosa potrebbe accadere in un ex manicomio abbandonato ai pochi uomini sopravvissuti alla pandemia del funesto 2020?”
L’équipe dell’articolazione per la Tutela della Salute Mentale della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario), ha attivato le procedure per la partecipazione al bando di concorso nazionale “Menti in Corto”, pubblicato dalla C.T.A. di Calatafimi, che mira a coinvolgere strutture residenziali e semi-residenziali che si occupano di disabilità psichica e marginalità sociale.
Il quotidiano impegno dei vari professionisti sanitari e personale amministrativo in servizio presso l’Istituto di Barcellona P.G. è rivolto alla programmazione terapeutico-riabilitativo dei ristretti con l’obiettivo di promozione del benessere psico-sociale di ciascun partecipante.
In questa prospettiva ha redatto un progetto di mediazione artistica per sviluppare la tematica del bando di concorso “2020: anno bisesto, anno funesto?” La realizzazione del cortometraggio è un punto di arrivo di un percorso che attraverso il lavoro di rete ha potenziato la stimolazione della creatività e delle abilità artistiche e sociali per interpretare e risaltare, attraverso il linguaggio del cinema, gli aspetti personali, emotivo-affettivi, sociali, culturali ed artistici dell’anno in corso.
Il cortometraggio è stato inviato alla C.T.A. di Calatafimi che renderà visibili tutti i corti delle strutture partecipanti sui social network dedicati per ottenere il giudizio oltre che di giuria tecnica e di una giuria popolare, anche della giuria mediatica con la diffusione sulle pagine Facebook e Instagram “Menti in Corto”. La regia del corto dal titolo “Forse perché eravamo gli ultimi” è stata curata da Salvo Presti, la fotografia e l’editing da Emanuele Torre, il coordinamento del progetto è stato curato dalla Dott. ssa Francesca Cordova e dalla dott.ssa Valeria Schilirò.
“Forse perché eravamo gli ultimi” di Salvo Presti (dur. 12 min.)
Cosa potrebbe accadere in un ex manicomio abbandonato ai pochi uomini sopravvissuti alla pandemia del funesto 2020? Un mattino del 2024 i sopravvissuti riescono misteriosamente a collegarsi ad una rete televisiva. Toccherà a loro ricominciare l’umanità? Davvero la natura e i virus hanno scelto di liberarsi della specie umana?
L’occasione è buona per porre, a chi vorrà ascoltare, le domande più urgenti.
regia Salvo Presti
fotografia Emanuele Torre
audio presa diretta Luciano Provenzano
editing Emanuele Torre
Coordinatrici progetto Francesca Cordova, Valeria Schilirò
con
(in ordine di apparizione) Roberto Piazza, Giuseppe Conti, Marco Raia, Sebastiano Marletta, Gesualdo Castorina, Mihai Marian Blindescu, Luciano Provenzano, Giovanni Bontà, Salvatore Furnari, Francesco Cavallaro, Salvatore Italiano.
Direttrice I.M. Casa Circondariale di Barcellona P.G. Dott.ssa Nunziella Di Fazio
Comandante Polizia Penitenziaria Dott.ssa Stefania Greco
Commissario Polizia Penitenziaria Antonino Rizzo
Responsabile Area Giuridico Pedagogica Dott.ssa Pinuccia Fazio
e tutti i funzionari area trattamentale Responsabile
M.O.F. Roberto Catanese
Équipe Sanitaria dell’A.T.S.M. Direttore Sanitario Dott. Tommaso Bucca
Psichiatra Dott.ssa Francesca Cordova
Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica Dott. Paolo Federico, Dott.ssa Valeria Schilirò
Psicologi Dott.ssa Raffaella Maglia Dott. Sergio Oteri
si ringraziano
il personale della Polizia Penitenziaria, il Cappellano Padre Salvatore Callari,
la Segreteria Sanitaria Colonna Sonora Tuxedomoon – Pink Narcissus ;
Mina – Una casa in cima al mondo
Testi Voice-over originali di Luciano Provenzano, Salvatore Furnari
Gli ambienti della Casa Circondariale utilizzati nelle riprese non ospitano detenuti e sono stati ricreati per motivi scenici a fini esclusivamente di finzione