Categories: Cronaca Regionale

MENU’ DISPETTOSI – Litigano e lui le cucina i suoi gatti

L’ex marito la invita a cena e le cucina i suoi gatti siamesi. “Non sopportavo che avesse un’altra donna. E lui si è vendicato”

Il tradimento poteva anche digerirlo.

Ma i gatti le sono rimasti sullo stomaco. Anche perché erano i suoi.

A cucinarglieli il (quasi ex) marito.

Una vendetta consumata nel piatto. Lei non ne poteva più delle avventure del compagno.

A denunciare l’episodio, ancora tutto da verificare, è stata l’Aidaa l’associazione che tutela gli animali. «Non potevo accettare che lui vedesse un’altra donna – ha scritto la donna in una mail inviata proprio all’Aidaa – e per questo motivo l’ho minacciato di ufficializzare la nostra separazione».

L’uomo, spaventato, le propone di fare la pace. Una cena offerta da lui. Tanto il cibo sarebbe stato a carico della moglie. Anche se lei non lo sapeva.

«Arrivata a casa del mio ex marito – racconta trasecolata – mi ha accolta con un sorriso enorme e invitata nella sala da pranzo dove si trovava anche la sua attuale compagna, la cosa mi ha sorpresa, ma ho fatto finta di niente».

Poi arrivano i piatti. «Quando ci siamo seduti a tavola ha estratto dal forno una teglia con dentro due animali, in apparenza conigli cucinati arrosto con il vino bianco – aggiunge – mi ha invitato ad assaggiarne un pezzo, cosa che ho fatto. In quel momento mio marito mi ha comunicato che stavo mangiando un pezzo del mio amato gatto Guglielmo».

E nel menù è compreso anche l’altro siamese, Zar.

I gatti avevano sei e cinque anni. Erano qualcosa in più di una compagnia per la donna.

Soprattutto dopo la separazione dal marito.

La donna si alza da tavola inorridita. Urla, minaccia il marito. Lui non fa una piega. Lei coltiva ancora la speranza che non sia così. Corre a casa. Entra e va là proprio dove ci sono, ci dovrebbero, essere i due gatti.

Non li trova. Forse sono da un’altra parte. Niente. Scova in tutti gli angoli. Comincia a pensare al peggio.

Poi capisce. Il marito ha «rapito» Gugliemo e Zar qualche giorno prima. Per la messinscena. La falsa pista della riappacificazione. I sorrisi falsi e le parole menzognere. Lei, magari, ci contava di poter tornare insieme al suo uomo. Prima c’è lo scoramento, poi subentra la rabbia. Di fargliela pagare.

Scrive una mail all’Aidaa. Il presidente Lorenzo Croce le consiglia denunciare immediatamente quanto accaduto ai carabinieri e dopo Ferragosto si svolgerà un incontro tra i legali di Aidaa e la signora per mettere a punto ulteriori azioni penali e di risarcimento civile nei confronti del marito. Se tutto fosse accertato il caso potrebbe ricadere nell’articolo 544 ter del Codice penale, quello in cui si parla di maltrattamento di animali aggravato dalla crudeltà.

C. Bar. 11 agosto 2011 11:59 trattoi da ilcorriere.it

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