MESSINA – 14 anni fa la tragedia del “Segesta”
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MESSINA – 14 anni fa la tragedia del “Segesta”

Alle 16,30 sarà celebrata una Santa Messa nella chiesa di San Nicolò.

 Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona persero la vita sul “Segesta Jet” il 15 gennaio 2007, a causa della collisione con la portacontainer “Susan Borchard”.

I quattro marinai, quest’anno, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid, non potranno essere ricordati con le consuete cerimonie organizzate dai colleghi. Tuttavia, rispettando le rigorose regole del caso, una Santa Messa verrà celebrata alle 16,30 nella chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado.

 

La tragedia del “Segesta”, a causa dell’emergenza Covid, non potrà essere ricordata con le consuete cerimonie che annualmente hanno caratterizzato questa commovente e drammatica ricorrenza.

Ma a distanza di quattordici anni non mancherà il ricordo per Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona.

Oggi pomeriggio, alle 16,30, i quattro marinai caduti in mare il 15 gennaio del 2007 nel compimento del loro servizio, saranno ricordati con una Santa Messa nella chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado, sul viale San Martino, officiata da mons. Salvatore Trifirò, che si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid.

Quest’anno, mancherà purtroppo la consueta emozionante cerimonia in mare, a largo di San Raineri, con la deposizione in mare della corona dalla motovedetta della Guardia Costiera, alla presenza di tante imbarcazioni intorno al luogo “inciso” nelle acque dello Stretto a 38°10’.9 nord e 15°35’.5 est, punto dell’incidente tra il mezzo veloce RFI e la portacontainer “Susan Borchard”. Così come tanti amici, colleghi, autorità e semplici cittadini non potranno radunarsi alle 17,54, ora esatta dell’incidente, accanto ai familiari delle vittime, intorno al monumento realizzato in loro memoria all’interno del piazzale della stazione marittima.

Tuttavia, in forma strettamente privata, riservata solo a chi compirà materialmente il gesto, verrà deposta la consueta corona di alloro a fianco del monumento, dove allo scoccare del momento esatto dell’incidente si attende comunque il “grido” delle sirene delle navi in porto, in segno di saluto e rispetto verso i quattro marinai.

La città di Messina non può dimenticare quel doloroso pomeriggio in cui la nave “Susan Borchard”, a largo di San Raineri, speronò tragicamente il mezzo veloce di RFI, “Segesta Jet”, penetrando nella sua plancia di comando, causando la morte del comandante Sebastiano Mafodda, del direttore di macchina Marcello Sposito, del motorista Palmiro Lauro, del marinaio Domenico Zona e il ferimento di quasi cento passeggeri.

Da allora, ad ogni anniversario, si è rinnovato il ricordo dei marinai grazie all’impegno dei colleghi della Navigazione RFI, ad iniziare dal comandante Sebastiano Pino, già presidente del S.A.S.Ma.N.T. – Sindacato Autonomo Stato Maggiore Navi Traghetto, che sin dalla sera stessa dell’incidente ha preso in mano il “timone“ delle operazioni difendendo l’operato e la memoria del comandante Sebastiano Mafodda e del suo equipaggio in tutte le fasi, da quelle giudiziarie a quelle commemorative.

Tra queste, spicca il Memorial Segesta, evento che ha vissuto momenti coinvolgenti, di grande partecipazione. Anche attraverso studi e convegni organizzati in tale contesto, ai quali nel corso di varie edizioni hanno partecipato personalità ed esperti di navigazione in campo nazionale, adesso lo Stretto è più sicuro.

“Lungo questi anni – ricorda ad ogni occasione Sebastiano Pino – non ci siamo limitati alle semplici cerimonie in ricordo dei nostri marinai. Grazie alla sinergia tra istituzioni, ministero e associazioni di categoria siamo riusciti a far migliorare la cultura della sicurezza nello Stretto, anche con interventi normativi importanti, come la nascita dell’Autorità marittima dello Stretto, l’istituzione dello schema di separazione del traffico, più altre novità come la scuola VTS e ulteriori iniziative che oggi fanno sì che ci sia più attenzione alla sicurezza per la navigazione”.

Due anni fa, in segno di ricordo e gratitudine verso i quattro marinai, su iniziativa dello stesso comandante Sebastiano Pino, allora assessore comunale alle Politiche del mare, di Francesco Musciumarra, presidente dell’associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda” e di Corrado Speziale, giornalista di questa testata, ai quattro marinai, “Vittime nel compimento del proprio lavoro”, è stato intitolato il piazzale d’accesso agli imbarchi RFI.

15 Gennaio 2021

Autore:

redazione


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