Categories: Cronaca Provinciale

Messina – “A Natale sulla scia di Alamak”, solidarietà nel ricordo delle vittime del “Segesta”

di Corrado Speziale

Il prossimo Natale sarà il secondo dopo il tragico incidente che il 15 gennaio 2007, nelle acque dello Stretto, antistanti la lanterna di S.Raineri, ha portato via ai loro cari Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Lauro Palmiro e Domenico Zona, componenti dell’equipaggio del mezzo veloce “Segesta Jet”, speronato dalla nave porta container “Susan Borchard”, in circostanze sulle quali la Giustizia deve ancora fare piena luce.
E mentre Sebastiano, il Comandante, colui che quel pomeriggio come tanti altri, conduceva serenamente l’imbarcazione di “Bluvia” al molo Norimberga del porto di Messina, accompagnando a destinazione studenti universitari e lavoratori pendolari, da lassù attende giustizia, i suoi amici dell’Associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda”, nel piccolo villaggio di Rodia, tengono vivo il suo ricordo, contrassegnato da sentimenti d’affetto e stima, qualità che legavano l’esperto e carismatico uomo di mare alla propria comunità. E proprio per questo, laddove egli custodiva la sua barca, sorgono oggi due vele bianche, spiegate verso l’orizzonte, che si stagliano nell’azzurro del cielo e del mare, circoscritte in una rosa dei venti: monumento in memoria dell’amico, del compagno d’avventura, di colui che è impossibile dimenticare.  
L’Associazione, sorta immediatamente dopo il tragico evento, in questi anni si è resa artefice di iniziative, sia nelle stagioni estive che invernali, finalizzate all’aggregazione intorno alla cultura del mare, nel segno della solidarietà.
Anche in occasione delle prossime festività di fine anno, grazie all’impegno degli iscritti ed al piccolo contributo di alcuni esercenti messinesi, l’ “Alamak” ha organizzato a Rodia degli appuntamenti conviviali a scopo benefico, iniziati il 9 dicembre scorso, con prossime date fissate il 18 dicembre e il 5 gennaio.
Il presidente Francesco Musciumarra, tra i primi fondatori dell’Associazione che porta il nome della costellazione prediletta dal compianto Comandante, che aveva denominato così la sua barca a vela, descrive lo spirito che anima l’iniziativa: “Abbiamo intenzione di destinare il ricavato delle serate a due precisi scopi, entrambi con finalità solidali. Il primo è quello di finanziare la pubblicazione delle poesie che hanno partecipato alla prima edizione del concorso, svoltosi l’estate scorsa, per poi ricavarne introiti da destinare a sostegno di altre iniziative solidali sulla scia delle precedenti, in cui abbiamo donato dei televisori al reparto di Pediatria del Policlinico di Messina e inviato sostegno economico a bambini in paesi sottosviluppati; mentre il secondo è sostenere gli impegni dell’Associazione “Stella Maris”, che svolge attività socio-assistenziali rivolte alla gente di mare senza distinzione di appartenenza culturale e territoriale, con la quale, in virtù di ciò, condividiamo principi e valori”.
Intanto, con l’approssimarsi delle commemorazioni per il terzo anniversario della tragedia del “Segesta”, ed in attesa che si renda piena giustizia al suo comandante, l’Associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda”, forte del successo ottenuto lo scorso anno, ha già rinnovato l’appuntamento con il prossimo premio di poesia, il cui tema coinciderà con il motivo ispiratore della rassegna, prevista come di consueto per luglio, ovvero, “suggestioni e voci dal mare”.
Il bando del concorso è facilmente scaricabile dal sito dell’Associazione:  www.almachbastiano.blogspot.com.
Lo scorso anno, i premi, assegnati nel corso di una serata straordinaria che ha visto la partecipazione della poetessa Maria Costa, sono andati, nell’ordine, il primo a Mimmo Mollica, il secondo a Nicola Cavaliere ed il terzo ad Ornella Fanzone.
L’ ”Alamak”, quindi, tra incontri natalizi, rassegne culturali ed attività sociali ad ampio raggio, prosegue con convinzione nella realizzazione del proprio programma: dare un senso compiuto alle idee, realizzare i desideri e condividere i principi di vita di chi, per incuria umana o tragica fatalità, ha dovuto delegare a ciò i propri cari, gli amici, i colleghi di lavoro, tutti coloro, insomma, che hanno avuto la volontà, lo spirito e la prontezza di raccogliere tanto retaggio di umanità.
La rotta da seguire è quella tracciata da Sebastiano Mafodda, ovviamente, “sulla scia di Alamak”.

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