Prenderà il via domani sera, mercoledì 28 novembre, alle ore 21,00, presso i locali di Retronouveau, in via croce Rossa n. 39 a Messina, la rassegna teatrale “Chilometro Uno”, organizzata dall’associazione culturale Querelle e da Retronouveau. Come primo spettacolo andrà in scena “La Madre dei Ragazzi”, opera scritta da Lucia Sardo, che sarà anche l’attrice protagonista di questa performance molto attesa che si avvale della regia di Marcello Cappelli.
La scheda dello spettacolo:
Spettacolo sulla vita e la lotta di Felicia Impastato
Lucia Sardo, interprete del film I CENTO PASSI nel ruolo di Felicia Impastato, intende con questo spettacolo rivolgere un omaggio a Felicia che con la sua lotta costante ha dato una nuova speranza alla Sicilia, una speranza di riscatto e cambiamento. Una delle “partigiane” più determinate della “resistenza” contro la mafia, Felicia Impastato,è morta a Cinisi a 88 anni. Ma chi era Felicia Impastato? Quelli che hanno visto il bellissimo film di Marco Tullio Giordana, I Cento passi, sanno che a questa donna, nel 1978, uccisero il figlio Peppino con una carica di tritolo. Felicia era la moglie di un mafioso e, se avesse seguito il codice della mafia, avrebbe dovuto tacere e imporre all’altro figlio il dovere di compiere la vendetta. Felicia, che, proprio attraverso Peppino, aveva intuito che altri erano i valori di cui farsi carico, ha interrotto la faida, non ha risposto con la vendetta, non ha ribattuto col delitto, ma ha preteso che fosse lo Stato a punire l’assassino di suo figlio. Non fu dunque facile per Felicia Impastato trasgredire il codice della mafia, eppure non ha esitato ad affrontarla apertamente, prima costituendosi parte civile contro ignoti e in seguito, attraverso dichiarazioni, interviste, aperte denunce a indicare in Tano Badalamenti l’assassino di suo figlio. Con la sua ostinazione, il suo coraggio era riuscita, anche se ben ventiquattro anni dopo la morte del figlio, a vederne conclusa l’inchiesta con la condanna all’ergastolo di Tano Badalamenti. Sono stati lunghi anni di lutto, senza cedimenti. Non perdeva occasione per dare un senso alla morte di Peppino, per farne un simbolo della lotta antimafiosa trasformando la sua casa in un luogo d’incontro, una casa della memoria che è stato stimolo e testimonianza dove far rivivere gli ideali della lotta di Peppino e trasmetterlo alle nuove generazioni. Gli avvenimenti narrati alternano momenti di lotta ad attimi di vita quotidiana, nel tentativo di ridare un ritratto di questa donna scevro di ideologia e mito.
Lucia Sardo si forma come attrice nel Teatro di Ventura, gruppo di ricerca teatrale con sede a Treviglio (BG). Nel 1981 il gruppo si trasferisce a Santarcangelo di Romagna dove fonda l’Istituto di Cultura Teatrale e organizza per diversi anni il Festival del Teatro di Strada, festival che dagli anni Settanta è stato il punto di riferimento internazionale per il teatro sperimentale. Sullo spettacolo che racconta della madre di Peppino Impastato rivela la Sardo “Per una volta mi piacerebbe che non fosse la mamma di Peppino, ma Peppino il figlio di Felicia. Il frutto è stato Peppino, ma l’albero su cui è nato quel frutto è Felicia”.
RETRONOUVEAU Via Croce Rossa, 39 – Messina
a cura di Corrado Speziale
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