MESSINA – Apollo Spazio Arte. La ribalta dei giovani artisti messinesi

Presentate le opere di diversi ragazzi migranti – alcune anche realizzati su cartoncino – ospitati nei centri d’accoglienza per minori.

L’area allestita in via S. Filippo Bianchi, grazie alle realizzazioni grafiche di tanti giovani artisti messinesi, è stata la più interessante iniziativa culturale del periodo natalizio in città. Si tratta dell’ultima “scommessa” vinta da Saverio Pugliatti, direttore artistico di questo “museo” di street art che fino al 7 gennaio ospiterà eventi di vario tipo voluti e sponsorizzati dalla Multisala Apollo.

Quanto ad appuntamenti d’eccellenza con le arti figurative, la manifestazione ha ospitato, dal 2 al 17 dicembre, la mostra personale di Francesca Borgia e, a seguire, quella contestuale di Alessandra Lanese e dello scultore Antonello Arena.

Ad “integrare” le esperienze messinesi, oggi, presentazione delle opere dei giovani migranti, ospitati nei centri d’accoglienza per minori. Saverio Pugliatti: “Abbiamo iniziato facendo esprimere i ragazzi messinesi e chiudiamo nel segno dell’integrazione.

Ci saranno anche i ragazzi migranti tra gli artisti messinesi del futuro. Abbiamo gli stessi sentimenti”.

Pittura, scultura, musica, danza, teatro, cinema, parole. Così indica il programma, ma dentro c’è tanto di più. Via S. Filippo Bianchi, per il periodo natalizio e le altre feste di fine 2016 e inizio 2017 non è stata trasformata in “isola pedonale”, così come comunemente asserito in città, bensì in “oasi” di arte e relazione.

La città ha ricevuto un angolo di bellezza che dona tanto alla realtà su ciò che si osserva e si vive sul luogo, quanto all’immaginazione.

Sulla cultura, si sa, a volte si deve far “inciampare” per farla notare, dopo aver ottenuto spazi per costruirci sopra qualcosa. E’ il caso di una via del centro chiusa al traffico per Natale e offerta ai cittadini, per poco più di un mese, sotto forma di attività culturali e di spazio aggregativo.

L’idea è stata di Saverio Pugliatti, operatore nel campo dell’arte e organizzatore di mostre ed eventi, e di Loredana Polizzi del Multisala Apollo, che ha promosso e sponsorizzato l’iniziativa che ha trovato sponda nell’Assessorato comunale alla Cultura. Due sale, Apollo e Monsignor Fasola, che si affacciano su una strada trasformata in Spazio d’Arte.

Il progetto artistico è di Antonio Virgilio: il suo nome è scritto nella storia del Museo regionale appena inaugurato, tra quelli che hanno fatto la differenza, dal 1991 al 2006. Le luci sono state progettate e realizzate da Renzo Di Chio, tra i più grandi esperti di teatro in questo campo.

L’allestimento tecnico porta la firma di Nino La Fauci, Francesca Giorgianni Fazio e Vincenzo Miloro. La grafica scaturisce dalla collaborazione sempre di Virgilio con Daniele Grasso. Poi i patrocini: l’Ars e l’Ass.to regionale alla Cultura.
Insomma, tante sinergie, ma soprattutto l’impegno dei giovani artisti, provenienti dal Liceo Artistico “E. Basile”, dall’Istituto Professionale “Antonello” e dall’Accademia di Belle Arti “Mediterranea” di Messina: Eddie Amato, Luigi Bevacqua, Alessandro Bonanno, Daniele Grasso, Davide Minutoli, Irene Santoro, Giovanna Sardina, Ilia Tedone, Roberto Ruggeri.

La loro firma resterà incisa su quella strada anche dopo la rimozione dell’opera. Vuol dire che sarà stata un’opera “di passaggio”, consegnata al ricordo di tutti coloro che hanno partecipato, vissuto, o solamente attraversato quel luogo d’incontro tra le persone e l’arte.

Resteranno in mente quelle geometrie leggere che irridono la prospettiva della strada, animate da forme, colori e significati profondi su cui si stagliano delle bellissime panche rosse: la denuncia contro il femminicidio di Yella (Irene Santoro); le problematiche esistenziali alleggerite dalla speranza che prende il volo nei fenicotteri di Baco (Daniele Grasso); la farfalla, dello stesso artista, che si offre come alternativa alla vita umana martoriata dalle ingiustizie; le formiche, ancora sue, simbolo dell’energia e della laboriosità dell’uomo.

Double Love (Eddie Amato), poi, ci offre la mela, con i morsi del peccato, riconoscibile in mezzo a schiere di analoghi frutti illibati. Lo stesso autore ha realizzato l’enorme murales di 12 metri per 7 che campeggia sulla parete dell’Apollo.

Queste, alcune delle tante realizzazioni grafiche che fanno mostra di sé sul fondo della strada. Ma ce ne sono altre, sempre importanti, che danno il senso dell’energia e dello stupore.

Nello stesso ambito hanno trovato posto anche le piccole e ricercate pietre artistiche del giovanissimo Alessandro “Mare Disassi”.
”In campo artistico a Messina registriamo un vuoto storico. Mancano i quarantenni.

La città necessita di un cambio generazionale”, ripeteva da tempo Saverio Pugliatti. Così, lo scorso anno, pensa bene di far affezionare alle esposizioni d’arte i ragazzi delle scuole superiori, in particolare dell’Istituto d’Arte “E. Basile”, coinvolgendoli nelle mostre dei più importanti artisti messinesi curate dallo stesso al Teatro V.E., in occasione degli spettacoli.

Quest’anno, al teatro, niente mostre – e viste le condizioni dell’Ente non poteva essere altrimenti – e quei ragazzi, da spettatori, sono diventati protagonisti all’aperto in Apollo Spazio Arte. Qui sta la “scommessa” vinta da Pugliatti.

Ma non basta, perché nel frattempo egli intraprende progetti con i ragazzi migranti, ospiti nei centri per minori: cosicché l’arte diviene anche materia di contaminazione e integrazione. Anche loro avranno “spazio” in via S. Filippo Bianchi. “Abbiamo iniziato facendo esprimere i ragazzi messinesi e chiudiamo nel segno dell’integrazione.

Ci saranno anche i ragazzi migranti tra gli artisti messinesi del futuro. Si sono impegnati tantissimo e continuano a farlo costantemente.

Abbiamo gli stessi sentimenti”. Pugliatti accenna così alla presentazione delle opere di questi ragazzi che avverrà oggi alle 10,30.
Apollo Spazio Arte, quanto ad appuntamenti d’eccellenza con le arti figurative, ha ospitato, dal 2 al 17 dicembre, la mostra personale di Francesca Borgia, “Oi Polloi” e, a seguire, quella contestuale di Alessandra Lanese e dello scultore Antonello Arena, “In medias res”.
Per tutta la durata dell’evento, nell’androne di palazzo Cuzzocrea, lungo la via San Filippo Bianchi, sarà possibile apprezzare la Replica del Busto di San Gennaro, in argento dorato, realizzato da un’equipe di artisti siciliani diretta da Armando Arcovito.

Nel palazzo di fronte, in uno spazio a piano terra, fino al 6 gennaio, saranno in mostra i Presepi d’Arte dello scultore Mimmo Trifirò. Apprezzabili nelle sue figure la gestualità, il dialogo e la presenza di dettagli che arricchiscono le natività.
Nelle altre discipline si sono alternati vari artisti e operatori che hanno intrattenuto e coinvolto il pubblico sia nelle sale cinematografiche che in strada, dentro un ricco cartellone che si chiuderà il prossimo 7 gennaio.