Si è conclusa la seconda edizione della “rievocazione dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria e saluto del Senato”, evento di alta rilevanza promosso anche quest’anno dall’Associazione culturale “Aurora” insieme alla “Marco Polo System” di Venezia e coorganizzato con il Comune di Messina e la Provincia Regionale di Messina.
Cultura
MESSINA – Conclusa la seconda edizione della manifestazione nella città dello stretto
Ieri pomeriggio, alle 18.30, ecco alla “passeggiata a mare”, in costumi d’epoca, inizialmente gli sbandieratori del “Gruppo Maestri di Motta S. Anastasia”, le cui evoluzioni hanno entusiasmato il numeroso pubblico accorso per assistere alla rievocazione storica, quindi gli attori che impersonavano lo stratigò “conte di Landriano” (Pippo Luciano), l’Arcivescovo “Giovanni Retana” (Pippo Castorina) e i Senatori (Nino Molonia, Giuseppe Pizzuto, Rosario Giacopello, Gaetano Frassica, Cosimo Pistorino, Antonino Prisa). A seguire, la partenza con “salve di cannone” dal forte “S. Salvatore” dei due velieri (“Next Wave” e Kaptain Yilmaz”) che, simulando l’ingresso della flotta di don Giovanni d’Austria nel porto peloritano, hanno attraccato alla Marina del Nettuno. Sbarcati “don Giovanni” (Mauro Failla), gli ammiragli “Marcantonio Colonna”, “Sebastiano Venier”, “Agostino Barbarigo” e “Gianandrea Doria” (Umberto Costa, Pippo Oliveri, Gianmarco Todaro, Stello Molonia), e l’Armata (alabardieri e archibugieri, figuranti resi disponibili dalla “Amatori Rugby Messina”), il corteo si è diretto in prossimità della fontana “Bios”, per l’incontro con lo Stratigò, l’Arcivescovo e il Senato, proseguendo, poi, fino al palco, montato di fronte al monumento dedicato alla “Batteria Masotto”, dove si è assistito ai momenti del Saluto e della consegna al condottiero dello Stendardo della “Lega Santa”.
Alla manifestazione erano presenti il capitano di vascello Santo Le Grottaglie, comandante Zona Fari della Marina Militare, l’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini, direttore dell’Arsenale Militare, l’assessore Dario Caroniti del Comune di Messina, il capitano di fregata Giovanni Ferraro in rappresentanza del capitano di vascello Pasqualino Bardetta, comandante del Distaccamento di Messina della Marina Militare, il capitano di corvetta Fabio Rottino in rappresentanza del capitano di vascello Nunzio Martello, comandante della Capitaneria di Porto di Messina, il dott. Piero Pettenò, Amministratore Delegato della Marco Polo System e consigliere della Regione Veneto, il dott. Dominic Micallef, referente del Ministro della Cultura della Repubblica di Malta, il dott. Jean Koutsouklachis e la dott.sa Voula Coniari, referenti della Marco Polo System di Venezia per i rapporti con la Grecia, il dott. Pietro Maniscalco, Presidente del Museo del Mare Arsenale di Palermo, il dott. Fortunato Manti, presidente dell’Associazione Culturale “Aurora”, il prof. Vincenzo Caruso, direttore artistico dell’evento, la sig.ra Irene Gitto, coordinatrice della regata velica, e l’architetto Nino Principato, curatore della sceneggiatura dell’evento.
Peculiari l’opera della Capitaneria di Porto di Messina e della Marina Militare, che hanno fornito la necessaria assistenza a terra e in mare ai velieri impiegati per la rievocazione, e la disponibilità accordata dal dott. Ivo Blandina per l’utilizzo della Marina del Nettuno per tutta la durata della manifestazione.
Il luogo ed il nome di Lepanto sono strettamente legati alla storia militare del Mediterraneo. Oggi, lasciata alle spalle la tragica dimensione dello scontro, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo, delle storie e delle culture che lo compongono, perché è indiscutibile che, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571, tutte le lingue, le culture, le religioni lì, nella tragedia, si sono ritrovate. Messina, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori e le istituzioni cittadine ha potuto accogliere, durante il periodo del Ferragosto, un nuovo evento turistico e culturale capace di attrarre migliaia di visitatori e di esportare nei paesi del Mediterraneo l’immagine della città dello Stretto e il ruolo che ebbe nella storia.
Alla manifestazione erano presenti il capitano di vascello Santo Le Grottaglie, comandante Zona Fari della Marina Militare, l’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini, direttore dell’Arsenale Militare, l’assessore Dario Caroniti del Comune di Messina, il capitano di fregata Giovanni Ferraro in rappresentanza del capitano di vascello Pasqualino Bardetta, comandante del Distaccamento di Messina della Marina Militare, il capitano di corvetta Fabio Rottino in rappresentanza del capitano di vascello Nunzio Martello, comandante della Capitaneria di Porto di Messina, il dott. Piero Pettenò, Amministratore Delegato della Marco Polo System e consigliere della Regione Veneto, il dott. Dominic Micallef, referente del Ministro della Cultura della Repubblica di Malta, il dott. Jean Koutsouklachis e la dott.sa Voula Coniari, referenti della Marco Polo System di Venezia per i rapporti con la Grecia, il dott. Pietro Maniscalco, Presidente del Museo del Mare Arsenale di Palermo, il dott. Fortunato Manti, presidente dell’Associazione Culturale “Aurora”, il prof. Vincenzo Caruso, direttore artistico dell’evento, la sig.ra Irene Gitto, coordinatrice della regata velica, e l’architetto Nino Principato, curatore della sceneggiatura dell’evento.
Peculiari l’opera della Capitaneria di Porto di Messina e della Marina Militare, che hanno fornito la necessaria assistenza a terra e in mare ai velieri impiegati per la rievocazione, e la disponibilità accordata dal dott. Ivo Blandina per l’utilizzo della Marina del Nettuno per tutta la durata della manifestazione.
Il luogo ed il nome di Lepanto sono strettamente legati alla storia militare del Mediterraneo. Oggi, lasciata alle spalle la tragica dimensione dello scontro, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo, delle storie e delle culture che lo compongono, perché è indiscutibile che, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571, tutte le lingue, le culture, le religioni lì, nella tragedia, si sono ritrovate. Messina, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori e le istituzioni cittadine ha potuto accogliere, durante il periodo del Ferragosto, un nuovo evento turistico e culturale capace di attrarre migliaia di visitatori e di esportare nei paesi del Mediterraneo l’immagine della città dello Stretto e il ruolo che ebbe nella storia.