La farraginosa applicazione delle disposizioni ivi contenute sta inoltre contribuendo, in maniera purtroppo determinante, ad ampliare ancora di più il grave stato di crisi in cui versa il settore delle costruzioni a Messina.
La costituzione di laboratori per il rilancio economico della Città, l’indicazione di ideali linee guida per un nuovo PRG, le elaborazioni di evanescenti manifesti sulla crisi dell’edilizia, lastricano certamente di buone intenzioni la strada per trovare soluzioni alla crisi economica cittadina ma resteranno solo buone e lodevoli iniziative se non si interverrà in modo determinato sull’iter istruttorio di pareri che tra Uffici comunali, Genio Civile e Soprintendenza Beni culturali necessitano da 1 a 2 anni (previsione ottimistica) per essere definitivamente esitati.
Infatti, gli orari di ricevimento insufficienti, una disordinata e disomogenea distribuzione del personale tra Uffici dei vari Dipartimenti, le difficoltà ad interloquire con i funzionari pubblici, anche perché spesso impegnati altrove, le attese di mesi (anche qualche anno) per rilascio dei pareri, hanno di fatto notevolmente appesantito l’iter autorizzativo rendendo impossibile l’avvio anche dei piccoli interventi di ricostruzione e risanamento, necessari a mettere in sicurezza il nostro, spesso degradato, patrimonio edilizio.
Riteniamo, pertanto, che occorra definire, con urgenza e senza ulteriore indugio, una procedura unica per il rilascio delle concessioni edilizie, ristabilendo in capo alla Sua Amministrazione l’onere di acquisire i pareri di competenza comunale, citati nella richiamata delibera.
Ricordiamo ancora che il professionista, nell’esercizio del proprio mandato, risulta svolgere attività di pubblico interesse e, pertanto, qualsiasi, gratuita e discutibile, interruzione del processo autorizzativo potrebbe far ricadere in capo all’Amministrazione l’ipotesi di interruzione di «pubblico servizio».
Per quanto sopra, in data 18 febbraio, Le avevamo inviato una formale richiesta di revoca della delibera del 17.12.2010 e con la presente, La sollecitiamo ad avviare un confronto urgente con gli Ordini professionali e con le Associazioni imprenditoriali al fine di rivedere ed uniformare l’intero iter delle autorizzazioni di competenza comunale ed indicare, nel concreto, tempi certi per il rilascio dei pareri e responsabilità ben individuabili in capo ai singoli Dipartimenti.
Certi di un positivo accoglimento della presente si resta in attesa di urgente riscontro, riservandoCi ogni ulteriore successiva azione di mobilitazione che verrà deliberata da quest’Ordine a difesa e tutela, sia del decoro della professione sia dell’impegno che centinaia di tecnici assicurano, alla cittadinanza intera, nel quotidiano esercizio della propria attività lavorativa”.
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri
Santi Trovato
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