La crescente disoccupazione, l’aumento della pressione fiscale, l’abbassamento delle tutele sul posto di lavoro e la cancellazione dei diritti sono solo alcuni dei risultati ottenuti dai tre anni di governo Berlusconi che ha di certo già raggiunto prima della fine della fine del suo mandato un primato quello di aver negato il futuro ai giovani.
Per questi motivi il 6 maggio in tutta Italia la Cgil ha programmato lo sciopero generale dei lavoratori e, consapevoli che tale sciopero è oggi necessario a contrastare il ben studiato piano di Governo, padroni e sindacati complici.
Bisogna opporsi con le armi democratiche di cui disponiamo alla compressione dei salari, alla cancellazione di diritti conquistati con decenni di lotte e allo sfruttamento del lavoro precario, oltre alla ormai dilagante disoccupazione, figlia di un disinteresse ed una cattiva gestione politico-economica della crisi.
E’ necessario contrastare l’ideologia liberista e quindi lottare per una reale partecipazione dei lavoratori nelle decisioni aziendali e sindacali e contrastare il pensiero economico dominante che vuole piegare il destino di intere famiglie alle logiche del profitto, da alcuni identificato volentieri come “logica aziendale”.
La federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Messina (Federazione della Sinistra ) ribadisce con forza che la che difesa del posto di lavoro e dei diritti deve essere quindi inevitabilmente connessa alla ricostruzione di una reale partecipazione popolare e democratica dentro e fuori i luoghi di lavoro, altrimenti non farà che rafforzarsi il “regime dei padroni” oggi ben rappresentato dall’asse Berlusconi-Marchionne.
In una provincia come quella messinese dove regna sovrano il lavoro nero e dove solo una donna su tre è occupata, crediamo sia necessario dare con forza più che altrove un forte segnale di discontinuità per il cambiamento.
Per questi motivi aderiamo con convinzione al corteo organizzato a Milazzo venerdi 6 maggio alle 9.30 (con partenza dall’ex stazione) staremo accanto alle lavoratrici, ai lavoratori, alle studentesse e agli studenti, giovani e meno giovani alle prese con il comune problema di un futuro sempre più incerto, lottiamo insieme per costruire realmente un nuovo stato di cose presente e ridare respiro e prospettive alle nuove generazioni.
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