– di Corrado Speziale –
Al via la terza edizione del Festival degli aquiloni, organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro, che si svolgerà alla “Punta” da oggi, venerdì 26, a domenica 28 aprile.
Il presidente della Pro Loco, Nello Cutugno: “Sarà un evento di grandi colori e di grande gioia, fatto di momenti da trascorrere con la famiglia. Questa Pro Loco è riuscita a credere in un brand che si chiama Capo Peloro. Contiamo su una regia che parli di turismo sostenibile e di cultura, mettendo a sistema tutte le risorse del quartiere”. La responsabile editoriale di Carteggi Letterari, Natàlia Castaldi, trova ispirazione in Goethe: “Per sollevarsi gli aquiloni hanno bisogno di vento contrario e non a favore. Questo deve essere uno stimolo per la crescita che avviene anche attraverso la cultura”.
L’evento si avvale del “gemellaggio” con il Festival internazionale degli aquiloni di San Vito Lo Capo.
“Tre capi, un unico filo”, quello che terrà unite l’intera Sicilia e Messina. Capo Peloro, un’area geografica unica al mondo, con le sue bellezze e i suoi miti, per tre giorni, avrà il cielo colorato da centinaia d’aquiloni sospinti dal vento dello Stretto, pronti a catturare i sogni di ciascuno, affinché vengano immortalati e tradotti in sani gesti quotidiani.
Il terzo Festival degli aquiloni, saga di primavera che porterà alla “Punta” migliaia di persone, è ai nastri di partenza. E pensando agli aquiloni, non possono che venire in mente ricordi, racconti, allusioni, poesie. Così, da un’idea di Marta Cutugno, giornalista, redattrice della rivista on line Carteggi Letterari, nasce “Le vie della poesia”. Volano gli aquiloni, e al loro fianco si innalza la scrittura, il pensiero di oltre cinquanta autori siciliani: S. Addamo, S. Adernò, M. Attanasio, G. Ballo, F. Balsamo, V. Bianco, G. Bonaviri, G. Bufalino, S. Burgaretta, I. Buttitta, E. Cacciatore, A. Caldarella, A. Camilleri, N. Castaldi, B. Cattafi, G. Cavarra, V. Consolo, D. Cortese, M. Costa, N. Crimi, S. D’Arrigo, E. DeLea, G. De Pietro, M. J. Di Marco, S. Equizzi, A. Genovese, P. Impastato, J. Insana, G. La Maestra, A. Lanza, F. Lena, A. Lentini, L. Mazziotta, G. Nicotra, N. Orsini, M. Osnato, L. Piccolo, L. Pirandello, S. Quasimodo, B. Reale, M. Renda, M. Rimi, A. M. Ripellino, A. Saitta, L. Sciascia, M. Scalabrino, A. Scandurra, A. Taravella, E. Tavilla, N. Terranova, A. Tripodo, Vann’Antò, G. Verga, E. Zappalà, L. Zinna.
La via Fortino sarà contornata da versi e frasi da leggere, attaccati a bordo strada, dinnanzi a cui soffermarsi e riflettere, riconoscersi nella propria, libera visione del mondo.
La responsabile editoriale di Carteggi Letterari, Natàlia Castaldi, si affida ad una frase di Goethe: “Una certa dose di difficoltà è d’aiuto per l’uomo: per sollevarsi gli aquiloni hanno bisogno di vento contrario e non a favore”. Da ciò, la sua riflessione: “Anche nel gioco, nel divertimento, alla ricerca della felicità, questo deve essere uno stimolo per la crescita che avviene anche attraverso la cultura”.
Il presidente della Pro Loco Capo Peloro, Nello Cutugno, aveva presentato così il festival in conferenza stampa: “L’aquilone è un simbolo conosciuto in tutto il mondo. Sarà un evento di grandi colori e di grande gioia, fatto di momenti da trascorrere con la famiglia, che non riguarda solo Capo Peloro. Ci vogliamo proiettare a livello regionale. Per l’evento abbiamo trovato tematiche bellissime che hanno coinvolto aspetti culturali e sociali”.
L’artista Maria Rando esporrà le proprie opere all’interno del cortile della Torre degli Inglesi e per l’occasione aprirà la sua casa d’arte ai visitatori. Lelio Bonaccorso, apprezzatissimo disegnatore che la scorsa estate proprio a Capo Peloro aveva presentato “Salvezza” (Feltrinelli comics, 2018), splendido testo a fumetti sul dramma dell’immigrazione, scritto con Marco Rizzo, sarà ancora presente raccontando, attraverso i suoi disegni, “Il Viaggio nella Terra degli Dei”. E ancora, la sezione delle fotografie, con il workshop di Gianmarco Vetrano e “Territori vivi” dei fotografi Macù. Sempre con mostre e attività correlate al festival sarà presente anche il FAI con un’esposizione di pannelli sulle peculiarità dello Stretto. Per tutta la durata del festival, particolarmente importante sarà il contributo e la partecipazione del Parco Horcynus Orca che ospiterà vari eventi. Il MACHO, museo d’Arte Contemporanea
dell’Horcynus, resterà sempre aperto con visite guidate gratuite ogni mezz’ora.
Ancora mostre: “Bleau – Cyanotype sur papier” sarà ospitata presso il Nebe Coffee Book.
Storia e tradizioni: i Cavalieri della Stella sfileranno nell’area pedonale, mentre l’Associazione “Cuore di Drago” curerà attività di tiro con l’arco. Previsti anche tour in bici con Mediterranea Bike. “Garibaldi a Torre Faro”, video a cura del prof. Enzo Caruso, sarà proiettato domenica pomeriggio, cui seguiranno recitazioni di poesie di Maria Costa.
Dunque, “Peace”, la tanto attesa installazione che il maestro Stello Quartarone posizionerà in spiaggia: un “inno alla pace” con tante chiavi di lettura con cui interagiranno i visitatori che si faranno fotografare “dentro” l’opera nell’incantevole scenario dello Stretto. E dire che in un primo momento l’idea dell’eclettico artista messinese era di installare l’opera proprio in mare, facendo affiorare dall’acqua lettere e colori, rendendola galleggiante! Quartarone, creatore instancabile d’arte in costante divenire, ad ogni opera, in momenti diversi, racconta una storia diversa.
Appuntamento per tutti oggi, venerdì 26 aprile, dalle ore 17, accanto al “lanternino”, per dare inizio all’evento per eccellenza della primavera messinese.
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