Dopo tanti primati negativi finalmente una buona notizia per Messina, che sarà la prima città siciliana ad istituire la figura del Garante dei diritti per l’infanzia. L’iniziativa è nata per volontà del consiglio comunale che, grazie al suggerimento e alla presenza vigile di alcune associazioni del settore, ha votato poche settimane fa la delibera all’unanimità. Il progetto è stato presentato stamani dal Presidente del Consiglio Giuseppe Previti insieme ai consiglieri Cocivera del Pdl, Sebastiano Tamà di Grande Sud e Felice Calabrò del Pd a testimoniare la trasversalità del progetto. La figura del garante per i diritti dell’infanzia rappresenta una vera e propria svolta per il settore in Sicilia visto che nessun comune nella regione l’ha ancora istituito inoltre, è questa la cosa più importante, permetterà di dare voce a quei minori che consciamente e inconsciamente, come spesso accade sei casi di pedopornografia, non parlano degli abusi subiti. Questa figura sarà scelta attraverso un bando di concorso, che sarà reso pubblico tra qualche settimana sulla Gazzetta Ufficiale e dopo un voto del consiglio al’unanimità, e rimarrà in carica per cinque anni e può essere rieletto. Dal punto di vista finanziario questa nuova figura non porterà nessuno stravolgimento alle casse comunali visto che l’incarico, almeno per il momento, sarà completamente gratuito anche se per il futuro non è escluso l’inserimento di un rimborso spese. Per una questione di trasparenza, inoltre, il Garante non potrà essere una persona che già ricopre un incarico pubblico, di partito o sindacale, né tantomeno potrà essere un parente o un’affine di qualcuno che ricopre queste cariche. Inoltre dovrà rapportarsi annualmente, attraverso un resoconto dell’attività svolta, con il Sindaco e con la Giunta comunale. Notevolmente soddisfatto il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti che ha sottolineato come questa nuova figura possa rappresentare un passo in avanti verso una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica “ tante volte si crede che il bambino o il minore in genere non sia portatore di diritti giuridici è ora di cambiare mentalità – ha spiegato Previti – certi eventi sono il male della società, spesso pensare agli abusi subiti in famiglia dai più indifesi fa veramente rabbrividire. Da Presidente di quest’aula mi fa piacere quando, come in questo caso, le forze politiche si alleano per fare qualcosa di buono e utile per la collettività. La città di Messina oggi dà un segnale di civiltà molto importante e la darà anche il 20 novembre prossimo quando festeggeremo la “Giornata Mondiale del Fanciullo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Osservatorio “Lucia Natoli” Saro Visicaro da sempre molto attento verso i diritti dei minori “finalmente questa presenza è arrivata anche nella nostra città – ha dichiarato Visicaro – gli ultimi governi nazionali in materia alle parole non hanno mai fatto seguire fatti concreti in materia di tutela dei diritti dei minori che pure godono di una regolamentazione internazionale. A Messina i casi sono sporadici, circa cinque o sei in un anno, ma spesso le violenze vengono taciute perché compiute in famiglia o all’insaputa dei minori come nei deprecabili casi della pedopornografia. Spero che con questo garante per i diritti dell’infanzia si possa dare voce a chi in questo momento non ne ha”.
Antonio Macauda
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