Categories: Cronaca Regionale

MESSINA – Il popolo “NoPonte” ad un anno dall’alluvione manifesta.

Gli attivisti NoPonte, in questo periodo, non conoscono davvero soste, ed “invadono” le vie del centro per l’anniversario dell’alluvione.

Testo e Foto di Corrado Speziale

 

Gli attivisti NoPonte, in questo periodo, non conoscono davvero soste.

Lo dimostra la grande partecipazione di gente che ieri pomeriggio, a poco più di un mese dall’ultima grande manifestazione a Torre Faro, ha dato vita ad una nuova, imponente, marcia di protesta per gridare ad alta voce la propria indignazione nei confronti della realizzazione della mega opera in un territorio che presenta criticità e carenze di ogni tipo.

L’occasione era il primo anniversario della tragedia che sconvolse la zona sud di Messina colpita dall’alluvione, le cui 37 vittime meritano che venga espresso ad alta voce il disappunto per le strategie messe in campo dalla classe politica, intenzionata a concentrare il proprio impegno finanziario verso la realizzazione del Ponte, quando invece, come si sa,  ci sono priorità che riguardano il bene e la sicurezza comune.
E’ stata registrata un massiccia partecipazione, stimabile in circa 8000 persone, nonostante la concomitanza con il “No Berlusconi Day” svoltosi nelle stesse ore a Roma.

Il corteo, radunatosi sin dalle 16,00, ha preso il via quasi un’ora dopo percorrendo Viale San Martino, Via Geraci, Via Cesare Battisti, Via Garibaldi per concludersi in Piazza Unione Europea, dove numerosi rappresentanti di vari comitati hanno voluto prendere la parola dalla postazione microfonica, allestita dagli organizzatori sulla sommità della scalinata davanti a Palazzo Zanca.

In testa al colorato e suggestivo serpentone c’erano, come previsto, gli striscioni della Rete NoPonte, del Comitato NoPonte – Capo Peloro e di altre organizzazioni territoriali. A seguire, verso la zona centrale del corteo, hanno avuto invece spazio i simboli dei partiti politici.

“Ridateci il lavoro, ridateci i traghetti, no al Ponte sui nostri tetti”; “Non dimentichiamo i morti di Messina, soldi e sicurezza li vogliamo quanto prima”; “Ma che progresso, ma quale occupazione questo Ponte è solo distruzione”. Erano questi alcuni degli slogan gridati dai gruppi partecipanti, tra cui ce n’erano anche provenienti da altre regioni d’Italia. Nel corso del sit–in finale, Gino Sturniolo, autorevole esponente della Rete NoPonte, e Daniele David, sindacalista CGIL e attivista di S.E.L., hanno lanciato i loro rispettivi messaggi dando forza alle motivazioni ispiratrici della manifestazione: “Le risorse destinate al Ponte, vogliamo che vengano dirottate per l’acqua, la scuola pubblica e le difese dei beni comuni, questa è la nostra battaglia”, ha gridato Sturniolo, riferendosi all’enorme cifra di un miliardo e trecento milioni di euro, pronta per essere catapultata sulla mega opera, specificando, in premessa: “Oggi non è la giornata della commemorazione, ma della rabbia e dell’indignazione”.

Sia egli che David, hanno stigmatizzato quanto accaduto il 12 settembre, in occasione della manifestazione organizzata dai precari della scuola, costata cara a 25 manifestanti, denunciati dalle forze dell’ordine. Il giovane sindacalista, richiamando al comune senso di responsabilità e di partecipazione collettiva, ha detto che “le  denunce partite in questi giorni danno il segno della stretta repressiva che si sta abbattendo su questo paese ed in questa città, ma la manifestazione di oggi dà un segnale molto chiaro: non passeranno!”.
Sono stati tutti interessanti ed appassionati gli interventi dei rappresentanti dei vari comitati intervenuti in piazza: No TAV – Toscana, No Triv della Val di Noto, RIGAS (Rete Italiana per la Giustizia Sociale ed Ambientale), Comitato acqua pubblica, Movimento precari scuola, Precari marittimi, Grande distribuzione, Comitato studenti medi, Ricercatori (Rete 29 Aprile), Studenti universitari calabresi, oltre, naturalmente, ai loro conterranei NoPonte.

Osservando la natura e le attività dei vari comitati, sembra proprio che, mai come adesso, in considerazione, principalmente, di scelte politiche ed economiche che producono forti malesseri sociali, la lotta contro il Ponte sia condotta e condivisa da una quantità sempre più crescente di popolazione.

admin

Recent Posts

LA TERRAZZA – Quando il Cibo incontra la Cultura Enogastronomica del Territorio

Sulla spiaggia di Testa di Monaco, un ristorante accetta la sfida di promuovere il territorio…

4 ore ago

ROCK AROUND & SARACENA SWIM CUP – Brolo si prepara ai due eventi di nuoto del 13 e 14 luglio

ROCK AROUND & SARACENA SWIM CUP – Brolo si prepara ai due eventi di nuoto…

20 ore ago

EMERGENZA RIFIUTI – Per i Comuni della SRR Provincia Messina: basta ritardi e chiusure in piena stagione estiva

EMERGENZA RIFIUTI - Per i Comuni della SRR Provincia Messina: basta ritardi e chiusure in…

20 ore ago

VIABILITA’ – Crollo del manto stradale sulla SS113 tra Gliaca di Piraino e Brolo

VIABILITA’ - Crollo del manto stradale sulla SS113 tra Gliaca di Piraino e Brolo

20 ore ago

SAN FRATELLO – Nessuno è proprietà di nessuno

TEMPO CHE FU E TEMPO CHE SARA’ – LA BAMBOLA VENUTA DA LONTANO - AL…

22 ore ago