MESSINA – Il problema dei nomadi e clochard
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MESSINA – Il problema dei nomadi e clochard

clocharddi Salvatore Piconese –  
Era il 14 Dicembre 2009, quando invano, feci notare, ai più, il devastante problema di Tremestieri, con tutti i relativi problemi. Mi rivolsi a diversi telegiornali e trasmissioni “libere” ma .. poco interessate al problema di nomadi e clochard. Un mese difficile quello di Dicembre, segnato anche dal virus AH1N1, e dalla sciagura dell’alluvione del 1° Ottobre .. ma questo disagio, specialmente nella nostra città, e rimasto come un filo scoperto .. tant’è che nel Febbraio del 2009 due senzatetto trovarono la morte, a distanza di una settimana l’uno dall’altro. Adesso, a scoppio ritardato, ci si accorge di questo problema che grava su Tremestieri, villaggio prolifero di centri commerciali, e non solo .. Testardamente ho scritto anche all’Assessore alle Poltiche Sociali Aliberti, ma .. i scarsi risultati evidenti, nonostante i miei comunicati apparsi su molti giornali online e tg non mi frenano dall’esimermi da questa nota, che oggi fa restare sbalorditi molti cittadini, con un grosso “ooooh”, quasi non si fossero accorti della presenza di altri esseri umani, nei pressi dei loro centri commerciali preferiti .. quel via vai silenzioso di persone con carelli, carichi di spazzatura selezionata .. Solo oggi, dopo due anni si grida allo scandalo! Sotto l’amara relazione di quei giorni, un disperato appello al buon senso di tutti, come sempre, rimasto inascoltato. Grazie

Egregio Assessore Aliberti,
Le scrivo in merito ad una nota situazione che da sempre si vive nel nostro territorio e che negli ultimi tempi sta raggiungendo punte della massima gravità, ovvero la presenza di nomadi, vagabondi e persone senza una fissa dimora, che il più delle volte si accampano in luoghi squallidi che mettono a repentaglio la loro salute e la nostra, nonchè la sicurezza pubblica, dal momento che costoro sono sprovvisti di regolare permesso e sopravvivono in condizioni igienico sanitarie al di fuori di ogni limite della decenza, cosa che noi cittadini verifichiamo in special modo quando costoro viaggiano sui mezzi di trasporto pubblico.
In tempi come questi, con il virus AH1N1 in circolazione, è veramente difficile difendersi per chi costretto ad utilizzare regolarmente gli autobus.
La situazione si aggrava ulteriormente nei pressi di Tremestieri, strada statale 114, accanto all’Hotel Europa, nell’ex centro commerciale “Grandi magazzini” distrutto da un incendio, un tempo sorvegliato dagli Agenti, ma che ora è diventato terra di nessuno. Nella suddetta area alloggiano intere famiglie di nomadi, in condizioni davvero disumane e vergognose, tra detriti, fango, puzza nauseabonda e spazzatura sparsa per l’intero perimetro dell’area dell’ex magazzino.
La vergognosa situazione di degrado continua presso il sottopassaggio di Tremestieri – Larderia, ove anche all’interno è verificabile la presenza di vagabondi senza fissa dimora, anch’essi in condizioni davvero pessime e precarie.
Dal 1° Ottobre viviamo la tragedia degli sfollati, ma purtroppo, quest’altra tristissima realtà di vagabondi e nomadi, nel tratto di Tremestieri, si trascina inesorabilmente da molto più tempo.
Nell’arco di un mese, nel Febbraio 2009, abbiamo avuto due senzatetto morti nel centro città e adesso, a distanza di mesi, questo amaro primato sembra non sconvolgere più nessuno. In quei giorni si era discusso parecchio; tavoli tecnici e incontri con le varie Associazioni come la Caritas, preoccupate per l’emergenza senzatetto in città, ma alla fine dei conti tutto è rimasto invariato e si sono prodotte soltanto delle inutili parole.
L’assenza, secondo noi, di un Dormitorio Comunale nel nostro territorio, contribuisce a far vivere il disagio tuttora esistente.
Persone che andrebbero recuperate dalla strada, bambini e comunità di nomadi, che purtroppo subiscono le contraddizioni di una città che da un lato si preoccupa di presenziare alle immancabili manifestazioni contro il razzismo, salvo poi non preoccuparsi mai di riuscire a realizzare un solo atto concreto per la salvaguardia e la sicurezza di costoro.
Eppure ci sarebbero vari progetti di recupero che potrebbero essere avviati nel nostro territorio, al fine di dare così una seconda possibilità a tutti coloro che hanno dovuto abbandonare le loro terre in cerca di fortuna e sono costrette a sopravvivere, come topi, in trappole pericolose per loro e per i loro figli.
RingraziandoLa per l’attenzione, vorrei tenere acceso il dibattito sul nostro territorio, con l’avvio di conferenze ed incontri che coinvolgano i cittadini, ma anche l’intera classe politica messinese

28 Agosto 2010

Autore:

admin


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