Il caso desta preoccupazioni. Intanto “abilitati” per decreto un consistete nucleo di giovani medici laureatasi nei mesi passai nell’Ateneo
Il focolaio accertato potrebbe aver incrementato il numero dei contagi che già, in tutta la provincia, hanno abbondantemente sforato quota 100.
La casa di riposo di Via Primo Settembre, – la cui storia ha fatto il giro del web rimbalzando sui tg nazionali – dopo la decisione di trattare tutti i soggetti all’interno come contagiati, ieri è arrivata una decisione diversa e probabilmente più ragionevole. La struttura è stata posta in isolamento sanitario fiduciario. I positivi saranno ricoverati al reparto di Malattie Infettive di Barcellona Pozzo di Gotto e saranno eseguiti tamponi sugli altri ospiti e sul personale. Intanto dei 23 tamponi già eseguiti, 20 sono stati positivi, con sette anziani già ricoverati al Policlinico.
Pra si punta ad accertare come il virus sia arrivato a contagiare i ricoveranti nella struttura.
Per quanto riguarda invece il focolaio del Neurolesi, i pazienti positivi sono stati ricoverati al Policlinico, quelli negativi al Piemonte.
Alla Casa di Cura Cristo Re, l’unico paziente risultato positivo è stato trasferito al Policlinico.
Il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, ha firmato il decreto con il quale alla seconda sessione degli esami di stato di abilitazione alla professione medica sono abilitati all’esercizio professionale in seguito al giudizio di idoneità acquisito nel corso del tirocinio pratico – valutativo.
