Da una parte i lavoratori, che rivendicano i propri fondamentali diritti sul posto di lavoro; dall’altro l’impresa, che si rifiuta di affrontare le questioni con i dipendenti.
Ecco il comunicato stampa del Circolo.
I lavoratori, 45 operai, esigono garanzie di sicurezza, rapporti con il datore di lavoro improntati su reciproco rispetto, ed in particolare la revoca dei dieci licenziamenti e l’attuazione degli impegni assunti all’atto del trasferimento del cantiere dalla ex Smeb alla Palumbo nel marzo del 2006: un piano di investimento pari a 15 milioni di euro in tre anni, di cui 12,5 nel cantiere di riparazione e 2,5 milioni nel cantiere di costruzione ex Cassaro, l’assunzione di 81 lavoratori ex Smeb e di altri 80 nel cantiere e 60 nell’indotto.
Sinora nessuno degli impegni assunti è stato mantenuto: ci sono soltanto 40 dipendenti nel cantiere ex Cassaro, il quale si trova in stato di totale abbandono ed è soggetto ad atti vandalici ed a furti. Per quanto riguarda il cantiere di riparazione, gli scarsi interventi di adeguamento alle norme di sicurezza non giustificano l’investimento iniziale.
Dall’altra parte, l’azienda gestisce in materia autoritaria le relazioni con le rappresentanze sindacali, non entra nel merito dei problemi reali, ma si nasconde dietro pretesti di presunti complotti nei suoi confronti. Scaglia, inoltre, accuse generiche e paventa ipotetici complotti, nel tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità ed agli impegni presi.
Di fronte a questo scenario il PRC di Messina, senza alcuna esitazione, si schiera dalla parte dei lavoratori: non è tollerabile che chi avuto molto dalla città di Messina non fornisca risposte puntuali soprattutto sul piano dell’occupazione.
Auspica, infine, un leale confronto tra le parti coinvolte, attraverso il coinvolgimento delle Rsu di recente elette.
Circolo Prc “Peppino Impastato” Il Segretario Antonio Longo