Fine Agosto – cimitero di S.Margherita, estrema periferia Sud, tra monnezza, degrado, e manutenzione inesistente: un gruppo di residenti esasperati chiede l’intervento del sottoscritto – signor Nessuno – e ci sarebbe proprio da ridere, se non fosse che la realtà dei fatti, supera la miseria e la pietà dimenticata persino per i morti, perché ci vuole estremo coraggio nel varcare la soglia di questo cimitero, se non muniti di armatura, per districarsi tra fitta vegetazione, scheletri di vecchie scale ammassate stile vintage, e il regresso posticcio di caos e fetore ovunque.
Ma ciò che sorprende ancora di più, e la richiesta della Signora Margherita, inoltrata c/o Comune di Messina e I Circoscrizione, (Prot. N.315171 e 315333), nel Dicembre 2016, per chiedere interventi risolutivi sulla tomba del papà, ove la lapide viene deturpata da escrementi di uccelli, provenienti dall’albero attiguo piuttosto ricurvo e pericolante: a giorni alterni, la signora o il marito, sono costretti a ripulire il marmo della stessa, muniti di raschietto e prodotti specifici, per rimuovere il guano degli stormi che si accumulano sulla tomba, (vedi foto), ma nonostante la formale richiesta di interventi, nonché la pericolosità sanitaria, l’Arredo Urbano tace, così come la sede del I Quartiere.
Inoltre, nei mesi scorsi, molte lapidi sono rimaste irraggiungibili, per la presenza di un vespaio, a ridosso delle celle a muro – ingresso secondario – e solo con infinita pazienza, il pericolo api è stato debellato.
Ma il fallimento cui nessuno vuol farsi carico, incombe come una maledizione, sulla pelle dei cittadini, siano essi vivi o defunti, visto che chi di dovere, oltre a non rispondere, ha seppellito l’etica democratica delle sedie che riscaldano.
Salvatore Piconese
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