La situazione è stata affrontata stamani, in una conferenza stampa alla provincia a cui hanno partecipato il segretario Provinciale Antonino Alessi, il segretario Cittadino Salvatore Mammola e il Consigliere Provinciale Maurizio Palermo.
Quello della Maggioli è Un percorso lungo, voluto fortemente dall’amministrazione Genovese, iniziato nel 2007 con la delibera del Consiglio Comunale, quello che doveva vedere attiva la nuova società di riscossione di tutte le entrate comunali, la Zancle.
Una società mista gestita per il 60% dal Comune e per il restante 40% dalla Maggioli Tributi Spa come partner privato.
Un occasione per i lavoratori: il personale sarebbe stato costituito da quello della Maggioli e dell’ Ufficio Tributi del Comune e non si escludevano nuove assunzioni future.
Adesso il gruppo romagnolo s’è accorto che l’affare non le è conveniente, ritirandosi e sopprimendo la neonata partecipata Zancle, oltre alle modifiche normative nel frattempo intervenute in materia di società partecipate.
È rammaricato, il Consigliere Provinciale Antonino Alessi, nel constatare come il suo partito di deve per l’ennesima volta fare portavoce di chi a Messina si deve confrontare con una realtà lavorativa incerta e senza vie d’uscita “Ancora una volta dobbiamo farci sentinelle e denunciare situazioni poco chiare – dichiara ANTONINO ALESSI – in una Messina dove registriamo come sempre il fatto che le istituzioni non hanno alcun rispetto per i lavoratori e per il futuro di chi vive e ha famiglia in questa città,” Il personale della ex Maggioli è stato tenuto in un limbo per tanto tempo – continua ALESSI – e adesso non si vede quale sia il futuro per questi lavoratori, illusi e poi abbandonati al loro destino.
Riteniamo fumosa e inaccettabile questa situazione – conclude il Segretario Provinciale IdV – gestita da “feudatari” che pensano di poter disporre della vita della persone come meglio credono”. Alle dichiarazioni del Segretario Provinciale fanno eco quelle del segretario cittadino Salvatore Mammola e del Consigliere Provinciale Maurizio Palermo che hanno puntato il dito soprattutto su chi ha causato questo caso, non certo per mancanza di soldi “Mentre la città impoverisce, gli amministratori si arricchiscono.
I soldi in realtà ci sono e vengono spesi male come abbiamo avuto più volte modo di sottolineare”. Insomma pure oggi è andato in scena l’ennesimo film triste della crisi lavorativa, che colpisce i settori più svariati, un film a cui la città spera soltanto di assistere il più presto possibile ai titoli di coda.
Antonbio Macauda
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