Il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di: Francesco Turiano (alias Nino Testa) nato a Messina il 04/10/1984, già sorvegliato Speciale della P.S. con obbligo di soggiorno.In atto detenuto; Pietro Coppolino nato a Messina l’8/12/1983; Eugenio Paone, nato a Perth (Australia) il 17/05/1969. In atto detenuto; Domenico Parisi, nato a Messina il 25/07/1988. Ai quattro arrestati è stata contestata, infatti, l’appartenenza alla suddetta associazione, mentre solo a Turiano e Coppolino sono stati contestati alcuni capi d’imputazione riguardante la violazione della normativa sulle armi, per aver detenuto e portato in luogo pubblico armi di vario genere, fra cui una mitraglietta, alcune anche con matricola abrasa e munizioni di vario calibro.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalla complessa attività d’indagine, svolta dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha consentito di accertare l’esistenza e l’operatività di un’associazione per delinquere, da tempo operante in questo capoluogo nel Rione Mangialupi, caratterizzata da una complessa struttura organizzativa, ben ramificata sul territorio, capace di esercitare il controllo di un’intera zona urbana, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e dotata di una notevole disponibilità di armi e di un enorme potenziale offensivo.
Infatti lo scorso 7 febbraio, sul litorale nord della città, la Squadra Mobile sequestrò un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, armi e munizioni. In particolare, abilmente occultate ad una profondità di circa 40 cm, in un tratto di spiaggia collocato a ridosso del muro che delimita la passeggiata del lungomare, all’interno di un bidone di plastica per alimenti e di un borsone, i poliziotti trovavano una pistola mitragliatrice, due pistole semiautomatiche, tre pistole a tamburo, circa duemila munizioni di vario calibro, nonché 15,684 Kg di sostanza stupefacente del tipo eroina e 1,112 Kg del tipo cocaina.
Tale attività faceva seguito ad ulteriori sequestri di armi a carico di ignoti effettuati nel Rione Mangialupi, il più importante dei quali è da ritenersi quello effettuato il 14 gennaio di quest’anno, allorquando la Squadra Mobile sequestrò un vero e proprio arsenale costituito da una pistola mitragliatrice, tre pistole semiautomatiche di vario calibro, due revolver, una penna pistola di fattura artigianale, un fucile automatico cal. 12, un panetto di tritolo del tipo militare del peso complessivo di gr. 492,3 ed un cilindretto della medesima sostanza del peso complessivo di gr. 44,8, un migliaio di munizioni anche da guerra, un kg. di polvere da sparo, nonché oltre due kilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Le indagini sono state condotte con attività tipiche tradizionali, quali appostamenti, pedinamenti ed osservazioni, integrate dall’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, che hanno consentito di acquisire fondamentali riscontri probatori, mediante i sequestri effettuati e le dichiarazioni di soggetti coinvolti a pieno titolo nelle attività illecite dell’associazione.
Per gli accertamenti tecnici irripetibili balistici, dattiloscopici e tossicologici delle armi e delle sostanze stupefacenti oggetto dei sequestri, la locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha conferito incarico al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania.
Nel corso dell’operazione sono state, altresì, eseguite delle perquisizioni domiciliari così come disposto dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha, peraltro, emesso contestuale avviso di garanzia nei confronti di altri 4 indagati.
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