MESSINA PER I BAMBINI – Caccia ai tesori nascosti: “Alla ricerca della corona perduta”
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MESSINA PER I BAMBINI – Caccia ai tesori nascosti: “Alla ricerca della corona perduta”

– di Corrado Speziale –      

 Più che una classica caccia al tesoro, si tratta di cultural hunt, una “caccia” alla scoperta della storia e della cultura della città che ha come protagonisti bambini di tutte le età. Aspetti di Messina per molti versi sconosciuti o dimenticati riemergono attraverso il gioco che porta alla conoscenza. L’iniziativa è della guida turistica Giovanna Fasano, per conto dell’ARGS – Associazione Regionale Guide Turistiche, che in tutta la Sicilia sta facendo rete con altri progetti. La prima giornata “Alla ricerca della corona perduta” si è svolta lo scorso 24 giugno e sarà replicata domenica 28 alle ore 17.

Giovanna Fasano: “Il progetto è nato per l’amore e la voglia di far rinascere l’identità messinese”.

 

“Alla ricerca della corona perduta”. Mata ha perso la corona e i bambini l’aiutano a ritrovarla…Così, storia, cultura, leggende e tradizioni, si fondono in un unico, interessante progetto a scopo ludico – didattico che vede come protagonisti bambini di ogni età.

Quello tra la città di Messina e il mondo dell’infanzia non è mai stato un connubio vincente: un centro città con poco verde e pochi spazi comuni in cui far giocare e socializzare i bambini, è un prezzo molto alto che le future generazioni sono costrette a pagare. Ma se qualcuno tira fuori impegno e creatività, allora nascono iniziative interessanti che attraverso il gioco, i sorrisi, e la voglia di stare insieme portano alla conoscenza e all’amore per il luogo in cui si nasce e si cresce. È il caso del progetto ideato e realizzato a Messina da Giovanna Fasano, giovane guida turistica abilitata, prossima al conseguimento del Master in Turismo religioso e Promozione territoriale, nonché essa stessa mamma di due bambini. L’organizzazione porta il suggello dell’ARGS – Associazione Regionale Guide Turistiche, che in tutta l’Isola sta facendo rete con tante iniziative tematiche legate alla storia e alla cultura dei territori. Tanti impegni in sinergia tra loro volti allo sviluppo attraverso la ricerca, la promozione e la divulgazione dell’immenso patrimonio culturale siciliano.

E in tal senso, l’ARGS e Giovanna Fasano hanno deciso in “consegnare” questa iniziativa, nata ben prima del lockdown, ai bambini della città attraverso le scuole, ma la chiusura a seguito dell’emergenza non ha reso possibile tutto ciò. Almeno in questa fase. Cosicché, l’organizzatrice ha rielaborato il progetto, affinandolo e adattandolo ad un altro contesto, realizzabile alla fine del periodo scolastico. Una risposta all’infelice e perpetuata didattica a distanza? Potremmo ben sostenerlo. Luce, aria, socializzazione tra i bambini, passeggiate tra i monumenti della città alla ricerca dei personaggi che ne hanno segnato la storia, prendono il posto di video, tastiere, webcam e quant’altro.

“Alla ricerca della corona perduta” è il tema di questa prima idea messinese di cultural hunt. Mata perde la sua corona, tocca ai bambini ritrovarla. Così Mata e Grifone, il gigante e la gigantessa, fondatori della città, che tra storia e leggenda incuriosiscono e alimentano da secoli l’immaginario dei messinesi, anche in questa occasione eserciteranno il loro fascino tra i bambini.

Giovanna Fasano, ideatrice e curatrice dell’evento: “Ogni tappa ha il suo personaggio, la sua peculiarità. I bambini apprendono e si divertono molto. Le prove sono piaciute a tutti, indipendentemente dalla loro età. Le spiegazioni che diamo ai bambini sono principalmente indirizzate a stimolare la loro curiosità, non sono eccessivamente specifiche o impegnative, sono semplicemente fondate sul gioco e sulla possibilità di catturare il loro interesse”. Il senso che la stessa dà al suo lavoro: “Il progetto è nato per l’amore e la voglia di far rinascere l’identità messinese”.

Il percorso: partenza da Ponte Zaera, prima tappa a Largo Avignone e poi proseguimento per il centro città fino a Piazza Duomo, riscoprendo le tracce della Messina del passato. La necessità: ogni bambino deve essere accompagnato da un adulto. L’occorrente: essere muniti di colori, quelli per disegnare, s’intende, avendo già i bambini dentro di sé quelli del carattere che ne segnano la vivacità e la voglia d’esplorare.

Ed ecco, allora, questi piccoli “Indiana Jones” muoversi con semplici e divertenti giochi di enigmistica, legati ai luoghi e ai personaggi di Messina, avanzare a tappe per la città alla ricerca di qualcosa di perduto, dimenticato, nascosto e dunque sconosciuto.

La durata è di un paio d’ore in cui il gioco alimenta la conoscenza.

La prima giornata si è svolta lo scorso 24 giugno, ma il set sarà interamente replicato giorno 28, domenica prossima, alle ore 17. Dopodiché, questi e altri progetti ripartiranno a settembre, sperando nella tanto agognata ripresa regolare delle scuole. Ma non solo, perché gli organizzatori hanno in caldo iniziative anche con altre istituzioni, come l’Istituto Sant’Antonio, e in altri luoghi della città, come gli incantevoli laghi di Ganzirri.

Ogni informazione è reperibile nella pagina Facebook dell’evento appositamente predisposto dall’Associazione Regionale Guide Turistiche.

Il senso comune: Messina ritrovi la voglia di rinascere attraverso i bambini. Lasciare aperta la porta ai sogni per una città a misura del cittadino di domani. C’è chi ci sta provando.

27 Giugno 2020

Autore:

redazione


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