Con grande rammarico siamo costretti oggi, ad evidenziare le gravi e tante incongruenze nell’azione amministrativa dell’Ente, rapportata alle volontà di dismettere le diverse società partecipate dalla Provincia regionale di Messina, mantenendo solo i rapporti azionari con la SOGAS s.p.a. e l’INNOVA BIC s.r.l..
Se pur condividiamo la necessità di riequilibrare le finanze dell’Ente, tagliando gli eventuali sprechi dettati anche dalle società non utili all’azione politica ed amministrativa di Palazzo dei Leoni, rimaniamo particolarmente sorpresi e straniti dalle modalità con cui le eventuali dismissioni stanno avvenendo.
Incomprensibile appare, a tal proposito, l’atteggiamento dell’esecutivo di Palazzo dei Leoni, che ha visto l’Assessore Bisignano come protagonista di scelte amministrative discutibili e non dignitose nei confronti del più alto e nobile organo elettivo messinese.
La delibera inerente il piano di ricognizione e dismissioni delle partecipate dell’Ente, è di fatto giunto al Consiglio Provinciale in condizioni non decorose, con diverse correzioni a penna, e persino il deliberato riportato caoticamente scritto a mano.
Fermo restando il decoro che dovrebbe contraddistinguere gli atti provinciali, le questioni realmente più rilevanti sono da ricercarsi nel corpo della delibera, ove i presupposti che dovrebbero marcare le motivazioni che spingono l’Ente ad uscire dalle 13 società azionarie individuate dall’Amministrazione, con bilanci in passivo, carenza di rappresentanza dell’Ente nelle società ed omissione nel trasferimento dei bilanci dell’ultimo triennio con la consequenziale programmazione economica, non corrispondono sempre al vero.
Già lo stesso oggetto della delibera, “piano di ricognizione e dismissioni delle partecipate possedute dalla Provincia Regionale di Messina”, per la maggior parte dei consiglieri provinciali è stato spunto di perplessità, con l’inutile accavallamento di due diverse prerogative dell’organo consiliare, quello della presa d’atto sul piano ricognitivo e la ben più importante deliberazione sulle dismissioni, che avrebbero trovato migliore e più logica soluzione nella proposta di più atti deliberativi, così come buon senso, norma e prassi prevedono.
Inoltre ancor più discutibile, appare l’avvalersi dell’Amministrazione di pareri tecnici sulla delibera, da parte di professionisti che rivestono ruoli sia all’interno della Provincia Regionale, che nelle società partecipate dall’Ente di cui si richiede, invece, la permanenza del rapporto azionario.
Infine, andando oltre gli aspetti tecnici, appare oltremodo inaccettabile, il chiaro indirizzo della flotta Ricevuto di spingere ed investire quasi esclusivamente sull’aeroporto di Reggio Calabria, con l’aumento delle quote azionarie sino al 20% ed il consequenziale imponente esborso economico annuo, rapportato alla situazione deficitaria della società che gestisce l’aeroporto, in cui tra l’altro non vi è ufficiale rappresentanza in seno al Consiglio d’Amministrazione della società SOGAS, da parte dell’Amministrazione provinciale messinese.
Fondamentale, per noi autonomisti, per continuare ad ipotizzare rapporti seri e concreti di collaborazione con l’attuale esecutivo, il rispetto dei presupposti programmatici elettorali del Presidente Ricevuto, con la ripartenza dell’Amministrazione, che ci auguriamo recuperi i propri obbiettivi, concedendoci l’opportunità di sperare ancora in un aeroporto da dislocare nel nostro territorio, che rilanci l’occupazione, i servizi turistici ed alberghieri, oltreché l’economia dell’intera provincia messinese.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.