MESSINA – “Mobilitiamo”
Cronaca Regionale

MESSINA – “Mobilitiamo”

 

Il Comitato “Mobilitiamo Messina”, come già annunciato lo scorso 23 dicembre, scenderà in piazza per ribadire il proprio assoluto dissenso verso la numerosa dismissione dei treni che ha colpito la Città di Messina e che ha messo in agitazione numerosi lavoratori.

La manifestazione partirà sabato 21 gennaio alle ore 10 dalla Stazione Centrale per poi terminare davanti il Palazzo della Prefettura, quando verranno consegnati dei documenti al Prefetto Francesco Alecci.

L’iniziativa è stata presentata sabato mattina al Palazzo della Provincia alla presenza di tutti i rappresentanti di tutte le sigle, sindacali e politiche, che compongono il movimento (Api, Associazione L’Altra Città, Cgil, Cna, Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi, Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, Idv, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officina delle Idee, Orsa, Pd, Rif. Comunista, Sel, Ugl).

Lo slogan scelto per la manifestazione, “Messina non è un binario morto – Ridateci i treni, il lavoro lo sviluppo tagli e bilanci non si avvicina alla politica della società civile, la città di Messina mortificata”, fa capire il profondo disagio di una Città sempre più umiliata e penalizzata da scelte che la vedono come principale vittima sacrificale quando si tratta tagli e dismissioni.

Proprio questo è il punto sottolineato dal segretario generale della CGIL di Messina Lillo Oceano che, infatti, fa notare come questi tagli non siano stati equamente distribuiti in tutto il territorio nazionale “i tagli non sono stati effettuati in modo omogeneo – sottolinea Oceano – come al solito nel dubbio si penalizza il Mezzogiorno a vantaggio di un nord, sempre più favorito da continui investimenti, così facendo però si colpisce un settore che potrebbe essere il centro dell’economia meridionale con il turismo e il commercio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale UIL Messina, Silvio Lasagni, che sottolineato come, a discapito delle apparenze c’è unità tra i sindacati, nonostante le presenze separate della CISL a Palermo a colloquio con il Governatore Raffaele Lombardo mentre a Roma, CIGL e ORSA occupano la sede centrale di Trenitalia. Pesante attacco di Mariano Massaro, segretario regionale dell’ORSA, a Mario Moretti visto come uno dei maggiori responsabili dell’attuale situazione “Moretti è un imprenditore del settore pubblico – ha dichiarato Massaro – perché con un settore come le ferrovie sta agendo da privato visto che non potendo tagliare nel settore dell’alta velocità si penalizza il sud del paese li dove c’è meno utenza. La Gran Bretagna ha abolito questo procedimento mentre in Italia lo si sta applicando”.

Intanto si allarga il fronte della protesta, venerdi è toccato ai 21 lavoratori di Ferrotel, impiegati nelle strutture adibite al pernottamento dei dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato, che ieri hanno occupato per 20 minuti il treno diretto a Siracusa. I lavoratori,  cui la cassa integrazione scadrà il 31 gennaio, puntano il dito contro l’azienda che non ha ancora provveduto al reintegro dei dipendenti dopo la chiusura delle strutture avvenuta l’anno scorso, ennesimo schiaffo ad una Città sempre più in ginocchio.

Antonio Macauda

14 Gennaio 2012

Autore:

admin


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