– di Corrado Speziale –
Mercoledì 1° luglio la prima proiezione dopo il lockdown. È il primo cinema di Messina e provincia che riapre dopo la chiusura forzata per l’emergenza Coronavirus. Saranno disponibili due sale con una programmazione di tre film. In parallelo, ad integrare le programmazioni, anche proiezioni in streaming. La passione del titolare Parlagreco, in attesa delle autorizzazioni anche per uno spazio esterno: “Avrei riaperto anche prima, non fosse stato per la preparazione che occorre in circostanze come queste”. I primi film in sala: “Trolls World Tour”, pellicola di animazione della DreamWorks; “I Miserabili”, film diretto da Ladj Ly, premiato a Cannes; e per gli amanti dell’horror, “La casa delle bambole”, di Pascal Laugier. Una novità: il “biglietto sostenitore”, facoltativo, del costo di 10 euro, per supportare le attività del cinema in questo momento di ripresa, dopo la chiusura emergenziale.
Riapre il cinema, si riaccende il grande schermo e ricomincia lo spettacolo. E lo si fa col coraggio di ripartire all’inizio dell’estate, con la passione di sempre, restando in attesa degli spazi all’aperto. È il caso del Cinema Iris di Ganzirri, titolare Umberto Parlagreco, una famiglia segnata dal lavoro e dalla passione per il cinema.
La riapertura avverrà il 1° luglio, mercoledì prossimo, alle 18. I termini e la programmazione: saranno rispettate le misure di sicurezza anti Covid che prevedono l’assegnazione del posto numerato con distanziamento sociale di un metro. I congiunti potranno stare vicini. Vige l’obbligo della mascherina quando ci si muove, non quando si sta seduti in sala a guardare il film. La programmazione sarà distribuita su due sale. Primi film proposti: “Trolls World Tour”, pellicola di animazione della DreamWorks destinata ad un pubblico di bambini e ragazzi, “I Miserabili”, film diretto da Ladj Ly, con Damien Bonnard e Alexis Manenti, premio Giuria al Festival di Cannes; e per gli amanti dell’horror “La casa delle bambole” scritto e diretto da Pascal Laugier. Ad integrazione dell’attività del cinema in sala, si proseguirà anche con le proiezioni in streaming. Le prime saranno: “Christo – Walking on Water”, il documentario di Andrey Paounov che racconta l’allestimento di “The Floating Piers”, la grande “passerella”, opera d’arte galleggiante realizzata sul Lago d’Iseo dall’artista Christo, scomparso recentemente; e “Dio esiste e vive a Bruxelles” diretto da Jaco Van Dormael.
L’evento è stato presentato in conferenza stampa al Mondadori BookStore di Via Consolato del Mare a Messina, luogo non certo scelto a caso: gli operatori culturali si tendono la mano. Il saluto della titolare, Viviana Montalto: “Noi abbiamo riaperto un po’ prima, voi avete l’occasione di farlo adesso. C’è voluto un po’ di tempo per ingranare e ce ne vorrà ancora, ma la gente non sa stare senza cose belle come queste. La libreria è un posto dove si devono racchiudere cose belle e interessanti. Ad esempio, adesso c’è la mostra di Simone Caliò, perché le bellezze si devono unire”. In sala si respira e si parla reggendo al disagio della mascherina, rispettando le distanze di sicurezza, ma il luogo è propizio affinché ciascuno possa rinfrancare lo spirito dopo mesi di assenza dalle conferenze in presenza.
L’incontro con la stampa è stato curato dalla giornalista Marta Cutugno: ”Il Cinema Iris è un esempio di cinema indipendente e punto di riferimento di questa città. Avremo modo di ritornare in sala, vedere spegnere le luci e godere di questa magia dopo il periodo d’isolamento che abbiamo trascorso. Abbiamo bisogno che il pubblico ritorni a questa bellezza”.
Il titolare dell’Iris, Umberto Parlagreco. Il senso della conferenza stampa: “Rivederci fisicamente, senza voler rinnegare questo lockdown, che ci ha cambiato la vita e ci ha dato anche modo, al di là della tragedia, di fare una riflessione sul nostro lavoro”. Le difficoltà post lockdown legate ad un complesso di fattori, come la distribuzione: “Ripartire è stato complicato – spiega Parlagreco – perché il cinema non è un’attività che può riaprire da un giorno all’altro, ha bisogno di un sistema. Ho voluto aprire nonostante ci sia un prodotto non nuovo, perché credo che sia un segnale alla città”. La scelta qualitativa: “Il mio obiettivo è cercare di dare una programmazione più varia possibile al fine di intercettare più target”.
Parlagreco coltivava il sogno di riaprire le sale contestualmente al completamento del progetto estivo più consono al post Covid: “Stiamo lavorando per avere uno spazio all’aperto, di fronte al cinema. Mi sarebbe piaciuto oggi poterlo comunicare, ma non possiamo, perché abbiamo qualche problema burocratico. I primi protocolli per i cinema sono usciti tardi, a fine maggio, e fare tutto in due mesi non è stata una cosa facilissima. Mi sarebbe piaciuto aprire i settori insieme, ma non sarà possibile”.
Il modello streaming: “È un argomento divisivo. C’è chi dice che uccide il cinema, chi dice che vorrebbe sostituirlo. Noi non siamo estremisti, non ci piace l’ipotesi che possa sostituire il cinema”. Il lato positivo: “È un surrogato che può rivelarsi utile per aumentare l’alfabetizzazione tra il pubblico. Da noi vedrete film che non sarà possibile proiettare in sala, perché magari non hanno un pubblico che giustifichi una programmazione”.
L’Iris è il primo cinema di Messina e provincia che riapre dopo la chiusura emergenziale, tra passione ed esigenze economiche: “Lo vediamo come il nostro lavoro ma anche come servizio alla città. L’apertura è anche un segnale. Tanti cinema – prosegue il titolare dell’Iris – non aprono proprio perché non hanno il film pronto. Un cinema come l’Iris è un punto di riferimento in una zona scoperta da punti di aggregazione sociale e culturale. Avrei riaperto anche prima, non fosse stato per la preparazione che occorre in circostanze come queste”.
Parlagreco è stato il primo estensore di una nota con cui la rete nazionale per il sostegno all’esercizio cinematografico indipendente italiano ha segnalato le difficoltà della categoria in questo difficile momento: “Durante il lockdown – dice Parlagreco – il dibattito pubblico non veniva mai focalizzato sul cinema in sala, ma sui drive-in e sullo streaming, quindi abbiamo scritto una lettera aperta pubblicata sul sito www.lasci.cloud, firmata anche da tante personalità. Siccome siamo molto vincolati dalla legge di mercato nel costruire la programmazione dei cinema, chiediamo che siano corrette le strutture di questo mercato. Quantomeno ci piacerebbe parlarne”. Due esempi su tutti: il problema della corresponsione del minimo garantito e la richiesta di “cifre allucinanti sui diritti”, come avviene per le rassegne. L’obiettivo: “Questa lettera ha avuto lo scopo di smuovere un po’ le acque, ma poi faremo altre iniziative. Abbiamo chiesto di parlare con gli organi competenti e decideremo su delle proposte costruttive. Faremo un dossier da presentare a tutti gli attori della filiera, dai distributori al ministero. Bisogna cercare di capire le situazioni”.
Infine, il titolare dell’Iris ha portato a conoscenza di una sua iniziativa, giustificata dal momento che si sta attraversando, considerato l’aumento delle spese di gestione. “Ho fatto una riflessione: aumentare o meno il prezzo del biglietto. Ho deciso di non farlo ma di istituire un biglietto sostenitore di 10 euro, del tutto facoltativo, per darci una mano in questo periodo difficile”.
Per l’Iris, dunque, riapertura e nuova vita da affrontare. Il cinema di Ganzirri si presenta anche con un nuovo logo, affidato alla creatività di Riccardo Bonaventura.