Il Partito della Rifondazione Comunista di Messina sostiene attraverso la sua totale adesione, la manifestazione dei ferrovieri di giorno 17 marzo presso la stazione ferroviaria. Riteniamo inaccettabile e totalmente insostenibile, questo progressivo smantellamento che da decenni demolisce lo Stretto di Messina in tutti i suoi comparti, teso unicamente all’azzeramento delle navi pubbliche per il traghettamento (di notte ci sarà solo la N/T Villa) e dei treni a lunga percorrenza che da nove si son ridotti a sette, generando altresì possibili licenziamenti e notevoli disagi per tutti i viaggiatori siciliani che dovranno oltrepassare lo Stretto. Se giorno 17 marzo ricorrerà il 150esimo anno dall’unità d’Italia, la Sicilia e Messina hanno ben poco da festeggiare! Va da sé che questa dismissione è il prodromo della più grande nefandezza, della colossale menzogna con la quale il Governo turlupina con promesse di sviluppo i cittadini, elargisce soldi pubblici a grandi imprese: una cattedrale nel deserto che si chiama Ponte sullo Stretto. Un’occasione ghiottissima per lucrare in spregio all’ambiente, al trasporto marittimo/ferroviario e alla vita dei lavoratori: gli operai degli appalti (108 licenziati) tra le società Wagon Lits e Ferrotel sono gli ultimi a essere decapitati da questo inconcepibile ridimensionamento. Solo nella provincia di Messina in dieci anni si è passati da 5.000 lavoratori a 1.700 unità nelle FS, i marittimi si sono ridotti in poco tempo da 1800 a meno di 600 unità di cui almeno il 30% con contratto precario, determinando il peggioramento del servizio pubblico, puntellato o meglio che ha abdicato dal suo ruolo di vettore pubblico cedendo lo scettro ai soliti interessi privati che agendo in una sorta di monopolio (soprattutto nella flotta marittima che trasporta il gommato) hanno tratto ingenti profitti e creato il loro impero. A confermare la politica di abbandono è la verosimile proposta avanzata in questi giorni da Federtrasporti che di concerto con FS vorrebbe estromettere la disciplina nazionale del settore navigazione dal CCNL. Un quadro drammatico che impone una presa di posizione netta e decisa. Noi siamo dalla parte di quei lavoratori sacrificati da questi tagli e chiediamo a tutti i lavoratori, una forte reazione e l’uscita dal guado dell’indifferenza generale tristemente manifestata in questi anni. Siamo per un servizio pubblico ed efficiente da cui pretendiamo la garanzia del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, ci aspettiamo da tutta la popolazione, il risveglio da questo torpore perpetuo, non lasciamo depredare la città delle nostre risorse più importanti, Messina non è il loro feudo! Pertanto annunciamo la preparazione di banchetti informativi in tutta la città per sensibilizzare la popolazione su questo tema di cruciale importanza che coinvolge tutti indistintamente, oggi saremo davanti alla COIN di v.le S.Martino alle 17e 30 invitando la cittadinanza a mobilitarsi per la manifestazione di giorno 17 marzo.
Partito Della Rifondazione Comunista di Messina
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