Il tema dell’incontro prenderà piede dalle note alluvioni del 1 ottobre 2009 che hanno colpito Giampilieri e zone limitrofe, per mettere in luce le fragilità del territorio messinese e della provincia sempre più abbandonato dalle istituzioni ma sempre più bisognoso di interventi di messa in sicurezza: sarà l’occasione per discutere di un alternativa culturalmente diversa allo sviluppo cementizio, alla logica delle grandi opere. Sarà l’occasione per denunciare pubblicamente che con l’attuale sistema, non solo edilizio, non ci sarà solo il crollo delle colline ma quello dell’intera civiltà.
Anche l’Università, che avrebbe il dovere di vagliare criticamente progetti e programmi “di sviluppo” come ad esempio quello del Ponte sullo Stretto, non fa altro che supportare e invogliare la realizzazione di tali opere, senza mai interrogarsi sulla opportunità delle stesse, anzi concedendo persino i locali dell’incubatore d’impresa a Eurolink: abdicazione del proprio ruolo che noi, proprio da un’aula universitaria, proviamo a stemperare per ridare dignità ad un’istituzione ormai troppo invischiata con il potere politico-economico non solo messinese.
Gli studenti la cittadinanza e la stampa sono invitati a partecipare.
UniMe in Protesta
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