MESSINA – Tenda della Pace 2018. Illustrati gli argomenti in programma
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MESSINA – Tenda della Pace 2018. Illustrati gli argomenti in programma

– Corrado Speziale –

 

L’evento, in programma domani, venerdì 19 e sabato 20 ottobre a piazza Duomo, è stato presentato in conferenza stampa. 35 soggetti, rappresentanti di associazioni, movimenti, comunità di varie estrazioni e credo politico e religioso, oltre a tanti singoli cittadini, si alterneranno in questo luogo simbolico a testimoniare all’insegna della pace e della nonviolenza. 

L’inizio e la fine della manifestazione saranno dedicati ai migranti. Gli argomenti, seguendo un filo logico, tratteranno di pratiche di pace e nonviolenza, le conseguenze della guerra, problematiche che riguardano natura, acqua e ambiente, la violenza di genere, fisica e psichica. Ci sarà un ampio spazio dedicato ai bambini, a momenti di spiritualità religiosa e al tempo stesso di riflessione laica.

Gli interventi in conferenza stampa di Sofia Donato, Orazio Grimaldi, Domenico Siracusano, Christian Mangano, Fabrizio Manfredi, Ivana Risitano e Serena Dascola.      

 

La Tenda della Pace e della Nonviolenza, al tempo stesso luogo, struttura, evento, contenitore di storie e pensieri, testimonianze e speranze. E’ tutto pronto per l’edizione 2018, la terza per l’esattezza, che prenderà il via domani mattina, venerdì, alle 9.00, per concludersi alle 24.00 di sabato. Saranno due giorni intensi, animati da 35 soggetti, associazioni, gruppi, comunità, singoli cittadini accomunati dalla voglia di incontrarsi e comunicare, dialogare sugli scottanti temi etici che stanno segnando il nostro tempo.

Ieri mattina, nella conferenza stampa svoltasi nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, è stato presentato il programma con l’illustrazione degli argomenti su cui si articola la scaletta con tutti i momenti che la caratterizzano.

“Siamo 35 associazioni che sono esempio di diversità ma che rappresentano la stessa urgenza di manifestare la medesima preoccupazione rispetto alla situazione sociale che si vive sia a livello mondiale che locale”, ha detto Sofia Donato, esponente de La Comunità per lo Sviluppo Umano, che ha introdotto l’incontro con la stampa. La stessa ha poi puntualizzato: “Stiamo vivendo un momento cruciale con la criminalizzazione degli ultimi. In un contesto sociale del genere vogliamo dare una risposta diversa lavorando sulla nonviolenza, quindi sulla metodologia di azione del pacifismo. La testimonianza sarà l’elemento principale di questa Tenda in cui ci sarà spazio per tutti”. Sofia Donato, nell’introdurre le argomentazioni, si è affidata anche ad una frase di Don Milani: “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Dopodiché, ha tracciato la sintesi del programma delle due giornate: venerdì, l’incontro con le scuole sull’educazione alla cittadinanza globale, dal titolo ”DiMMi di Storie migranti”; l’acqua nei “sentieri di guerra e di pace”; il dramma e la follia delle guerre, comprese le esperienze di quelle combattute ma non dichiarate, attraverso la “Storia di un pallottola”; e ancora le buone pratiche di “Nonviolenza in azione” in città di chi si occupa di migrazione ambiente e povertà. L’indomani, inizio con “La Tenda dei bambini” con letture, illustrazioni e teatrino dei burattini; il momento di spiritualità con “La Pace nel cuore e nei gesti”; la violenza di genere come “Sofferenza invisibile”; infine la “Marcia per i nuovi desaparecidos” con testimonianze e flash mob sui fratelli migranti scomparsi. Nelle ore serali, in entrambe le date, previste performance musicali, di teatro, danza e intermezzi d’arte.

Dopo l’introduzione, a seguire, è intervenuto Orazio Grimaldi, di Emergency. Il tema che andrà in Tenda è la “follia della guerra”. Dal suo intervento emergono dati inquietanti: “Ogni guerra porta solo nuove guerre e massacri. Dal 2010 ad oggi nel mondo scoppia una guerra in media ogni sei mesi e mezzo. Nelle guerre moderne, dalla seconda guerra mondiale in poi, il 93 per cento delle vittime sono civili e di queste un terzo sono bambini, mentre il restante 7 per cento sono militari. Ancora oggi 12 persone al giorno saltano sulle mine antiuomo in zone di guerre già concluse”. Ma da Grimaldi si colgono anche buone notizie, frutto delle straordinarie attività di Emergency nei luoghi di guerra. Due binomi contrapposti: povertà – guerra, medicina – pace. “A Khartoum, in Sudan, Emergency ha creato il centro cardiochirurgico Salam, cui accedono malati cardiaci da 28 paesi diversi, sia africani che extra africani”. Costruire pace in territori di guerra è possibile. L’esempio d’eccellenza di medicina legata ai diritti umani: “Nel 2010 Emergency fece incontrare 11 ministri della sanità africani per stipulare un accordo diplomatico, da cui è nata l’ANME – African Network of Medical Excellence. Con ciò siamo riusciti, anche se momentaneamente, a fare cessare scenari di guerra nel continente africano. E’ stata una grande vittoria”.

Domenico Siracusano, dell’associazione Anymore, ha curato il segmento sui migranti: “Il Paese vive un momento molto importante ed è necessario restare uniti con chi pone al centro della propria azione associativa i temi della pace e della nonviolenza. Quello della migrazione è un tema che nella storia dell’uomo si è sempre agganciato alla speranza. Ma purtroppo negli ultimi anni è legato a quello della violenza. Noi pensiamo che il diritto alla mobilità delle persone debba essere riconosciuto a tutti i cittadini del mondo. Ma in questo momento non è così. Attraverso la Tenda della Pace proviamo con molta umiltà a dare un contributo affinché queste idee si facciano strada fra le persone. Riteniamo particolarmente importante l’incontro con le scuole”.

Christian Mangano, PuliAmo Messina, temi: acqua e ambiente: “I problemi legati all’ambiente sono quelli che maggiormente riscontrabili nella nostra vita quotidiana. Siamo molto ‘abili’ nel creare guerra all’ambiente. Noi a Messina da anni cerchiamo di dare un segnale su questo, ma in realtà il problema è globale”. Gli effetti devastanti del consumismo: “Nell’Oceano Pacifico si trova la cosiddetta isola di plastica, talmente vasta che non si riesce più a calcolare quanto sia estesa”. Il tema acqua: “E’ un elemento fondamentale per la vita. Noi lo affronteremo sia come bene potabile che in senso lato, come il mare, ad esempio, spesso negato alla fruizione, come accade nella nostra città”.

Fabrizio Manfredi, dell’associazione Fare per Cambiare, assieme all’associazione L’altra – collettivo femminista intersezionale, curerà il tema della violenza di genere, titolo: Sofferenza invisibile. “La serata si articolerà in due parti con due macro-temi: nella prima, la violenza di genere, attraverso l’esibizione di attori che affronteranno la tematica sia dal pinto di vista della vittima che da quello dell’esecutore, cui seguirà un dibattito dove si darà spazio anche alle risposte non violente a questo fenomeno. La seconda parte tratterà invece il problema dal punto di vista della violenza psicologica, entrando nel tema grazie allo studio di una docente specializzata nel campo.

Ivana Risitano, di Cambiamo Messina dal basso, coordinerà i momenti di spiritualità: “Il momento del sabato pomeriggio comprenderà la preghiera religiosa delle varie comunità, rappresentate anche oggi a questo tavolo, comprese quelle della religione cristiana, legate a varie chiese. Ma abbiamo voluto dedicare questo momento non solo ai credenti in una delle tante fedi, ma anche a chiunque abbia in qualche modo un suo vissuto di spiritualità. Ci saranno quindi delle forme di linguaggio appartenenti alle varie religioni ma anche riflessioni, meditazioni, silenzi, preghiere e poesie laiche di ogni donna e uomo. Nell’iniziativa sono coinvolti sia i centri d’aggregazione giovanile che le scuole, sia primarie che secondarie”. L’auspicio per il presente e il futuro: “Ci auguriamo – ha concluso Ivana Risitano – che possa essere gettato un seme e che a questa Tenda possano seguire eventi che ci accompagnino fino a quella del prossimo anno”.

Serena Dascola, di Lunaria, è dentro le attività per i bambini. La Tenda, sabato mattina, prevede anche uno spazio per i più piccoli: “Ogni bambino regala dei segni di pace attraverso espressioni creative. I bambini, come tutti gli uomini, vanno educati alla pace come quotidiano rispetto e considerazione dell’altro. Ideali, in questo caso, sono la cultura e l’arte, in quanto strumenti migliori per mettere in relazione il bambino, come piccolo uomo, con l’altro. Lunaria sarà presente alla Tenda della Pace per il secondo anno, sabato mattina, con un piccolo spettacolo di burattini e letture animate, proprio per dare il segnale di quanto sia importante, ogni giorno, iniziare proprio dai bambini”.

18 Ottobre 2018

Autore:

redazione


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