Nella mattinata di ieri 30 settembre 2010, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, in esecuzione di un decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria, hanno rintracciato e sottoposto a fermo un messinese, classe 1979, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché indiziato del delitto di tentata estorsione, aggravata in quanto posta in essere con metodo mafioso, in danno di una società aggiudicataria dei lavori per la realizzazione di una serie di alloggi in un quartiere del capoluogo.
Dalle indagini, avviate in seguito alla denuncia sporta dal titolare dell’impresa, nella circostanza adeguatamente supportato dalle associazioni antiracket aderenti alla F.A.I. (Federazione Antiracket Italiana), è emerso come l’uomo, peraltro già in precedenza coinvolto in analoghe vicende giudiziarie, nelle ultime settimane si fosse recato in più circostanze presso il cantiere della ditta, presentandosi quale emissario di un clan operante nella zona e richiedendo il versamento della somma di 500,00 euro mensili (poi elevata a 800,00 euro) quale prezzo della “protezione” del citato cantiere da incendi o danneggiamenti.
Cronaca Provinciale