MESSINA – Unione inquilini bloccati sfratti
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MESSINA – Unione inquilini bloccati sfratti

logoNella giornata di ieri, l’Unione Inquilini ha bloccato due sfratti. Il primo, una famiglia composta da sei persone (di cui un minore); il secondo, una famiglia di tre persone, una delle quali affetta da una patologia oncologica al cervello che la obbliga a continui e pesanti cicli di chemioterapia.
In ambedue i casi la presente Organizzazione Sindacale è riuscita, tramite una trattativa con la controparte e gli ufficiali giudiziari, a rinviare gli sfratti di un mese. Tuttavia, inascoltati sono rimasti gli appelli inviati a più riprese da parte nostra alle Autorità, in merito alla grave situazione delle due famiglie in questione e non solo. Le due famiglie, in prima vece, hanno presentato domanda per poter accedere alla morosità incolpevole, purtroppo quest’ultima non è stata accolta in quanto non presente dell’allegato che prevede l’assenso per la stipula di un nuovo contratto del proprietario dell’immobile. A nostro avviso una grave limitazione che compromette chi possiede de facto i requisiti di moroso incolpevole però impossibilitato ad accedervi senza l’assenso di un nuovo o del vecchio proprietario. E’ evidente che mancano organismi comunali che potrebbero garantire uno svolgimento più fluido di queste procedure. Più volte abbiamo richiesto al Dipartimento dei servizi sociali l’apertura di un tavolo tecnico che mettesse in relazione le OO.SS. degli inquilini, le istituzioni preposte (Prefettura e Comune di Messina) e le associazione della proprietà al fine di individuare la disponibilità di questi ultimi a garantire il passaggio da casa a casa in caso di sfratto. Ancora fermo è lo sviluppo di questa iniziativa. Inoltre non si può non considerare come il bando costruito dal Comune di Messina, sulla base delle linee guida regionali, sia obsoleto in quanto il Ministero delle Infrastrutture ha fornito delle nuove linee guida che la stessa Regione Siciliana non ha provveduto a recepire. Lo strumento della morosità incolpevole ad oggi appare disattivato ed inconcludente. Inoltre è fermo ad un palo il processo di autorecupero e autocostruzione di immobili vuoti da destinare all’emergenza abitativa, proposta che l’amministrazione comunale aveva adottato tra i suoi piani dopo le battaglie condotte dai sindacati e i movimenti per il diritto alla casa.
In assenza di tutto questo, il Comune di Messina può trovare delle misure alternative per lenire il disagio e la sofferenza dei suoi cittadini che a causa della crisi economica vivono il dramma dello sfratto o della precarietà abitativa. Si tratta di atti di coraggio, forse poco mediatici e ritenuti per questo “inutili” dal nostro Sindaco, come la requisizione temporanea di alloggi da destinare all’emergenza abitativa o l’assegnazione in deroga alla graduatoria di alloggi pubblici in caso di grave situazione sanitaria. Il Sindaco è la massima autorità sanitaria locale che può intervenire per questioni che intaccano la salute e l’incolumità psico-fisica dei cittadini e quindi può disporre di questi strumenti avendone la volontà, come nel caso della signora affetta da malattia tumorale grave. Ma niente di questo è stato fatto. Pertanto chiediamo, a gran voce, un incontro con il sindaco Accorinti, massima autorità sanitaria locale, per la richiesta di alcune soluzioni per la grave situazione sociale ed abitativa della città di Messina.

14 Settembre 2016

Autore:

redazione


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