di Marco Letizia –
Stamane, nell’Aula Senato dell’Università, il Rettore, prof. Francesco Tomasello, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare la situazione economica dell’università di Messina. All’incontro con la stampa hanno preso parte la prof. Rita De Pasquale, Prorettore Vicario, la prof.ssa Maria Chiara Aversa, Delegato del Rettore alla Ricerca Scientifica e l’avv. Giuseppe Cardile, Direttore Amministrativo dell’Ateneo.Il prof. Tomasello ha sottolineato il risultato finanziario dell’anno 2010 che vede il bilancio dell’Ateneo peloritano in pareggio e, a suo dire, lo pone in una posizione di privilegio rispetto ad altri Atenei. Tomasello ha illustrato gli obiettivi più significativi raggiunti nel corso del 2010: accordi internazionali, 25 borse di studio per dottorandi extra-comunitari, parametri di valutazione dell’attività scientifica, disattivazione Facoltà di Scienze Statistiche, codice etico, riduzione dei dipartimenti e affidamento degli incarichi di governo negli organi gestionali ai docenti scientificamente attivi.
“Il bilancio di previsione per il 2011”- dice Tomasello – deve tenere conto di due nuove realtà del Sistema Universitario italiano che, in qualunque modo si intenda giudicarle, ci impegneranno nella ricerca di soluzioni innovative capaci di far fronte alle esigenze del nostro Ateneo”. Traducendo un po’, il rettore ammette che, comunque la si voglia pensare, la riforma Gelmini da un lato e la finanziaria di Tremonti dall’altro, hanno tagliato molte risorse alle università italiane, specie quelle del sud.
Continua, infatti, Tomasello: “Il progressivo depauperamento delle Università meridionali, ha di fatto rifinanziato le Università del Nord, ma abbiamo la drammatica consapevolezza che, a differenza di queste ultime, a noi non è consentito, anche per una questione di nostra sensibilità sociale, aumentare ulteriormente le entrate delle contribuzioni studentesche né è agevole attrarre nuovi fondi dal nostro debole tessuto produttivo”.
Le parole di Tomasello sono la conferma di quanto ha sottolineato più volte il movimento universitario in lotta contro la Riforma Gelmini, presente anche a Messina col nominativo “Unime in Protesta”, e quello dei ricercatori (Rete 29 Aprile): di fatto i fondi vengono tagliati e, se l’università vorrà in futuro reperire nuove risorse, dovrà necessariamente farlo tramite l’aumento della contribuzione degli studenti, o dovrà reperirle da privati.
Nonostante questa situazione, il Rettore garantisce che per il 2011 saranno erogate borse di dottorato e assegni di ricerca per un importo superiore ai 7,5 milioni di euro, gli oneri per il personale tecnico-amministrativo comprensivi dei compensi accessori e per il personale docente degli aumenti stipendiali (circa 3,3 mln di euro), i servizi agli studenti che coprono, tra l’altro, i trasporti gratuiti, i contratti per studenti part-time, la mobilità Erasmus e i rimborsi delle tasse (1,5 mln di euro), l’incremento dei fondi (200.000 euro) per garantire, tramite il CINECA, un ottimale processo di informatizzazione delle carriere degli studenti, il finanziamento delle attività di Facoltà e Dipartimenti limitatamente al primo semestre in attesa delle rimodulazioni previste dalle modifiche statutarie richieste anche dalla legge di riforma, il rispetto degli impegni per gli accordi internazionali e la previsione di oltre 200.000 euro per convegni e progetti formativi
Nel corso della conferenza stampa il Rettore ha poi presentato la convenzione con la Metromare, operativa dal 1 febbraio, che prevede tariffe economicamente più convenienti per gli studenti pendolari del versante calabrese che frequentano l’Ateneo peloritano.