Nessuna speranza per inversione scelte abbandono sud. Forse un anno di proroga per i licenziati. Oceano: “Indisponibilità e impossibilità a cambiare la politica di abbandono del Mezzogiorno”.
Fumata grigio scuro per il Tavolo romano sulla Vertenza FS. A dirlo è il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano che questa mattina ha partecipato alla riunione che si è tenuta al ministero dei trasporti.
Si apre uno spiraglio, sebbene a tempo determinato, per i licenziamenti legati alla vertenza Servirail attraverso l’ipotesi di una proroga di un anno dei contratti. Ipotesi che dovrebbe trovare certezza o smentita entro 48 ore. “Siamo fortemente preoccupati per l’esito specifico della vertenza Servirail perché il Tavolo si è chiuso senza certezze e perché comunque si parla solo di una proroga di un anno. Certo – osserva Oceano-, nell’immediato significa scongiurare la perdita di quei posti di lavoro ma resta il nodo dei tagli che gravano sul settore”.
Nel corso dell’incontro è emersa chiaramente la difficoltà di Fs ad invertire la politica di abbandono del Mezzogiorno e della Sicilia a causa dei tagli alle risorse che, come ha spiegato l’AD di FS Moretti, sono stati di 150milioni di euro sui 250 complessivi in tre anni.
“Sul piano scelte infrastrutturali- spiega Oceano- è apparso subito chiaro che non c’è alcuna disponibilità né possibilità, con queste condizioni, d’invertire la politica ferroviaria di abbandono del Mezzogiorno. L’Ad Moretti denuncia tagli e lo stesso ministro Matteoli ammette di non avere risorse. Senza preoccuparsi però di quel gap infrastrutturale tra nord e sud che fa sì che da Roma a Milano ci vogliano 2 ore e mezzo e da Messina a Trapani 6 e mezzo”.