La nota sulla stabilizzazione ASU di Salvatore Mezzopane, già Dirigente sindacale.
Sta venendo fuori che questa pandemia, che sta purtroppo mietendo migliaia di vittime nel Paese, è un modo per farci riflettere e per rialzarci da questa pesante caduta.
La politica ha, quindi, in questo momento, una grande responsabilità per risollevare il Paese, l’economia , il lavoro e lo sviluppo specie per il Mezzogiorno ed il Sud.
La politica deve riacquistare credibilità e fiducia tra i cittadini siciliani.
Se questi sono gli sforzi su cui indirizzarsi, mi chiedo se non sia prioritario ed urgente, superata l’emergenza sanitaria ,che delle risorse finanziarie vengano destinate, per la concreta stabilizzazione dei quasi 5.000 precari che lavorano nella pubblica amministrazione siciliana da ben oltre due lustri: Comuni, Beni culturali , Sanità ,ecc.
Come a Loro è ben noto, tutti Enti per intero svuotati di personale a t.i. e sorretti in buona massima parte proprio dal personale precario contrattista e non(Asu), senza i quali soggetti, la macchina amministrativa sarebbe seriamente e fortemente compromessa a danno dei servizi per le comunità amministrate.
Per questo, non posso che rivolgermi al Governo Regionale e al Parlamento regionale ,a tutti i Partiti ed a tutte le Organizzazioni del mondo del lavoro.
Senza polemica e senza accuse, perchè questo è il momento della coesione e con l’unico obiettivo di risanare il Paese ,pur nei distinti ruoli di responsabilità e non vorrei che giammai la pandemia venisse utilizzata come pretesto o ad alibi per non affrontare e definire il problema precari. A mio sommesso avviso ,serve solo un impianto legislativo, ben normato, immediato e con risorse economiche.
Ciò con il supporto tecnico dei Dirigenti ,Consulenti ed Esperti che come tali sono, devono trovare la più rispondente ed efficace soluzione al problema.
E’ davvero anche disarmante e ripugnante, che a fronte di tante proteste ,scioperi, tavoli tecnici, emendamenti, da anni usciti dai cassetti e poi buttatosi nel nulla ovvero destinations, non sì è riusciti a cavarne un bel niente. Cosa serve? A mio sommesso avviso, servira’ solo un impianto legislativo, ben normato ed efficace e con risorse economiche, non potendo sostenere da almeno un decennio che mancano le risorse. È davvero patetico ma anche disarmante solo pensarlo Nemmeno da trascurare e rispolverare la “formula concorso” che venne usata in applicazione della Legge.n.185/78 e della L.r. n.37/79 che permise di reclutare a t.i. nei Comuni siciliani oltre 30.000 precari.
Serve però certamente la Vostra volontà politica che ad oggi non ha sicuramente brillato e non funamboleschi trapezismi o pastoie burocratiche o quella interlocuzione tra Stato e Regione di cui non si è capita la vera ragione e se la ragione erano le risorse non si stati in gradi di saperla! definire tea Stato e Regione.
Questa condizione sappiate che ha divorato la vita soci/ economica di centinaia di famiglie e tale da poter generare un serio allarme sociale del quale aspetto non vi siete nemmeno preoccupati.
Avete anche in questi lunghi anni, con l’illusione che la soluzione sarebbe stata a portata di mano, tenuti in ostaggio elettorale e quel che peggio proibendo di fatto ogni loro diversa scelta nel mondo del lavoro.
Ora dovere rimediare e serve solo che ci mettiate la faccia , perche’ Voi siete ben remunerati ed il Vostro è solo un preciso dovere e servizio verso chi, invece, ricava un misero sussidio mensile “in nero” che potremmo definire legalizzato.
A Voi la parola ed i fatti.
La lettera è stata inviata
al Sig.Presidente della Regione Sicilia Al Sig. Presidente dell’ Assemblea Regionale, Al Sig. Assessore On.le Bernardette Grasso, Al Sig. Assessore On.le Antonino Scavone, Al Sig. Assessore On.le Gaetano Armao, Al Sig. Assessore On.le Ruggero Razza, Ai Sigg. Capi Gruppo Parlamentari Ai Sigg. Presidenti della Commissione Lavoro e Finanze PALERMO, Alle OO. SS. Confederali CGIL CISL UIL e alle altre OO.SS. Autonome. PALERMO
E, p.c. All’On.le Giuseppe Provenzano Ministro per il Sud e per la Coesione Territoriale Roma