Dopo gli incendi, le denunce, il fiume di parole… Gianfranco Miccichè sbotta: “Capisco che lui ci ha costruito sopra una carriera, ma questo è troppo!”.
La nota:
Parlo solo adesso degli incendi perché prima volevo tornare a casa, a Sant’Ambrogio, e parlare con la gente, ascoltare i loro racconti, le loro paure, la loro rabbia. E poi perché non volevo salire anch’io sulla giostra impazzita delle solite dichiarazioni del dopo, anche perché questa volta l’impazzimento ha superato se stesso, è diventato delirio. E io sinceramente mi sono abbondantemente rotto delle farneticazioni antimafia di Crocetta.
Capisco che lui ci ha costruito sopra una carriera, ma questo è troppo!
Crocetta dice che è colpa della mafia, anche gli incendi. Basta, non dice altro.
Non dice nulla sulla disorganizzazione che ha regnato in quei momenti; non dice nulla sull’insufficienza di mezzi e uomini; non dice nulla sull’assenza sua e del suo governo, che in questi frangenti dovrebbe invece svolgere una fondamentale funzione di coordinamento degli interventi; nulla sull’inconsistenza di una protezione civile acefala, perciò allo sbando; nulla sul fatto che la Regione non ha ancora dichiarato lo stato di calamità e stanziato, così, i primi fondi; e ovviamente non dice nulla della sua sordità rispetto a una nostra proposta del mese scorso di un’azione preventiva antincendio da portare su tutto il territorio siciliano.
Nulla!
E non fa nulla.
A lui basta inasprire le leggi che puniscono i proprietari terrieri (perciò beffati, oltreché danneggiati) e ovviamente dire che è tutta colpa della mafia.
Cefalù, Palermo, la Sicilia non meritano un governatoricchio che non sa assumersi le proprie responsabilità dinanzi a una simile sciagura … tanto, è colpa della mafia.
La verità è che anche Crocetta è colpa della mafia.
Gianfranco Miccichè
fonte livesicilia.it
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