Emiliano ed Antoci hanno spiegato che “la parola ticket non ci piace”.
“Quando Giuseppe Antoci – spiega Emiliano – mi ha comunicato di sposare la mia mozione, mi sono sentito onorato, commosso ma non sorpreso.
Giuseppe e’ un modello di quella antimafia sociale, intesa nel senso piu’ quotidiano, forse anche banale, del ‘tutti i giorni dell’antimafia’. Stiamo costruendo insieme una mozione che riporti al centro il senso dell’umanita’, delle leggi. La nostra mozione e’ l’unica realmente alternativa all’attuale maggioranza che guida il partito democratico”.
Nella mozione presentata da Emiliano, spazio al mezzogiorno con “il progetto di decarbonizzazione delle imprese” e con al centro “la lotta alla criminalita’ organizzata che non riguarda solo il sud. Mi chiedo – ha precisato Emiliano – in quale altra mozione nel Pd la lotta alla criminalita’ organizzata abbia punte avanzate come la nostra”.
Per Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi in Sicilia e pochi mesi fa scampato ad un attentato mafioso “non siamo e non vogliamo essere ospiti in un partito in cui ci accorgiamo che certi temi” come la lotta alla mafia “non vengono affrontati in maniera idonea. Il rapporto con Emiliano – conclude Antoci – nasce da un abbraccio, quando dopo l’attentato che avevo subito ho visto un uomo delle istituzioni non riuscire a parlare dall’emozione ed abbracciarmi”.
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