“Il principe ed il contadino”. Questo il titolo del libro di Michele Manfredi Gigliotti che sarà presentato sabato 11 alle 18, nel bar Pruiti adiacente la villa Lucio Piccolo. Al tavolo, oltre l’autore, avvocato prestato alla narrativa, le dottoresse Rita Randazzo, Luigina Barbagiovanni, dirigente comunale e Amanda Franchina. Ad arricchire, ex equo, la “Kermesse culturale”, organizzata dalla biblioteca Comunale, nel contesto del “Caffè letterario” umbertino, saranno le “personali” delle artiste locali Marika Galati e Maria Tindara Pruiti.
“Spazi infiniti” dove l’occhio, sospeso tra “vita, verde e cielo”, scruta le tele per poi perdersi nell’oblio del tempo tra “miseria e nobiltà” dove normanni, castelli e regine (questi, in estrema sintesi, i temi del romanzo), anticipano Freud per pennellare il “transfert” fulmineo e duraturo, tra popolo e blasone.
Ruggero d’Altavilla e Calogero Ribaudo, rapporti fugaci, linguaggi diversi, un segno, che tra “malandrinesca semantica” e libertà nel cacciare serpenti resta… nel tempo.
Il romanzo, lo storico, la critica.
Ha detto Ornella Fanzone, quando presentò questo libro a Brolo, nel contest della villa comunale: “Lo scrittore, ha poca voglia di assoggettarsi a regole e punti di vista che non siano dettati da una curiosità saporosa, ricca di fascino e di mistero, di indulgenza e pietà, di efferatezza e compassione.
Non sempre è generoso e indulgente: allo stesso modo può generare e uccidere, costruire e demolire…
Talvolta è persino un despota.
Perché poi se è anche uno storico, deve sottostare a delle regole rigide e inderogabili, che sono quelle della osservazione scientifica delle epoche, del contesto, dell’etica e della politica dei rapporti tra le classi sociali del momento in cui ambienta la storia.
E questo compie Michele Manfredi Gigliotti, da rigoroso appassionato di storia, nello scegliere un epilogo ben preciso al suo racconto, che sia credibile, realistico.”
Enzo Caputo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.