MIFID 2 e PRIIP – La rivoluzione nel settore del risparmio gestito è arrivata
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MIFID 2 e PRIIP – La rivoluzione nel settore del risparmio gestito è arrivata

Economia italiana in ripresa e molti fattori sembrano confermarlo

 

Aria di novità in un settore molto caro agli italiani, ossia quello dei risparmi e degli investimenti. È indubbio, infatti, che gli italiani siano capacissimi risparmiatori, anche se negli ultimi anni la crisi economica ha lasciato poche briciole da mettere “in dispensa”.

Gli ultimi dati che arrivano dagli esperti del settore, però, segnalano un’economia in ripresa e molti sono i fattori che sembrerebbero confermarlo: il mercato immobiliare si sta muovendo, i mutui ripartono e i consumi dimostrano una certa vitalità.

Anche i conti correnti dei consumatori sono più sostanziosi e un rinnovato interesse per gli investimenti, soprattutto quelli che appartengono al più sicuro segmento del risparmio gestito, come i noti ETF (alcuni consigli per investire in ETF su migliorcontocorrente.org), molto gettonati da un po’ di tempo a questa parte, è ormai consolidato.

In questo scenario si colloca l’entrata in vigore della Direttiva europea MIFID 2 e del Regolamento PRIIP, entrambi, rivolti a rendere più trasparente il settore del risparmio gestito e a incrementare le tutele nei confronti degli investitori.

Partiamo dagli acronimi, per inquadrare l’argomento di cui stiamo parlando.

Markets in Financials Instruments Directive (Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari) è il concetto che si nasconde dietro il primo ed è il nome della Direttiva generale, che sarebbe dovuta essere attiva dal 3 gennaio dello scorso anno ma che è diventata effettivamente operativa esattamente un anno dopo, ovvero pochi giorni fa; tale pacchetto di normative mira a regolamentare l’operatività degli intermediari finanziari, obbligandoli a specificare con maggior chiarezza i costi a cui l’investitore va incontro, rendicontando con cadenza annuale tutte le spese connesse alle operazioni in corso e specificando l’entità dell’impatto economico sui rendimenti, al fine di mettere in evidenza l’effettivo guadagno del cliente.

Packaged Retail Investment and Insurance-based Investments Products (Prodotti di Investimento al Dettaglio e Assicurativi Pre-assemblatI), invece, è l’acronimo che individua le nuove regole secondo le quali bisogna operare per tutti quei prodotti finanziari il cui valore non è fisso e concordato, ma dipende dalle fluttuazioni di mercato e dalle variabili di riferimento del pacchetto di cui fanno parte. I PRIIP, per intendersi, sono i fondi comuni di investimento, tutti quei prodotti strutturati, le obbligazioni convertibili e i prodotti assicurativi che hanno al loro interno una componente di investimento; possiamo, dunque, concludere che i PRIIP rappresentano il cuore del mercato degli investimenti europeo, tanto per dare la misura dell’importanza delle normative che sono entrate in vigore.

La MIFID 2, dunque, impone di produrre i KID (Key Information Document), ossia la documentazione contenente le informazioni chiave, quali i livelli di rischio, i rendimenti, i costi dettagliati e il guadagno netto, per ogni investimento, in modo da permettere all’investitore finale di confrontare, in fase di acquisto, i vari prodotti e di scegliere con maggior consapevolezza.

 

20 Gennaio 2018

Autore:

redazione


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