Stiano serene le varie Maria Gruber, Irene Leidolf, Stephanija Meyer e Waltraud Wagner, Daniela Poggiali, Fausta Bonino, le cosiddette angeli della morte di Lainz e dei vari ospedali anche italiani per le quali la cronaca ci ha raccontato le loro “missioni assassine” in corsie di cliniche e ospedali. Patti non si sta attrezzando per questo. E’ solo un “titolo”
Così un gesto di solidarietà diventa oggetto di un titolo poco attento, sbadato, che si presta alla facile ironia, che comunque lascia – a primo acchito – perplesso il lettore.
Nessuna colpa per chi ha redatto l’articolo, men che mai per chi ha promosso l’iniziativa, il Leo Club” di Milazzo, che nel progetto “For Childrem” ha voluto donare all’ospedale pattese delle poltrone automatizzate – quindi elettriche – da destinare al reparto di pediatria, ma semplicemente, oggi la notziia che riportiamo, vuol far sorridere un attimo…
Il “titolista” era certamente distratto.
Ma è sempre in buona compagnia perchè riportare i fatti non è un lavoro semplice, trovare un titolo capace di catturare l’attenzione e riassumere il tutto in poche parole neanche.
A volte si fa fatica a capire che cosa sia successo.
Capita così che Mandela diventi “Il Padre dell’Apartheid; che dei cadaveri evadano di prigione, che un morto voglia indietro la sua pistola e che a Benevento è disponibile un abbonamento per comprare droga.
Ogni tanto sui siti, sui giornali il tv si incappa anche in questo.
Fortunatamente in Italia la pena di morte è stata abolita da tanti anni… anche se in carcere si muore lo stesso.
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