MIGRANTES, SINDACI & PREFETTO – Vincono, al primo round, i Sindaci
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MIGRANTES, SINDACI & PREFETTO – Vincono, al primo round, i Sindaci

Dalla riunione che si è tenuta in Prefettura a Messina, alla presenza dei sindaci dei Nebrodi che si sono mobilitati dopo l’arrivo di 50 migranti a Castell’Umberto, è giunta l’attesa fumata bianca. Ora si attendono altre risposte dal Ministero dell’Interno. ma i sindaci incassano un buon successo.

 

“Al prefetto chiediamo innanzitutto che lo Stato stabilisca una relazione con i sindaci sul tema dell’accoglienza dei migranti, piuttosto che con le cooperative e gli albergatori. Siamo a favore della concreta applicazione del parametro di 2,5 migranti per mille abitanti e chiederemo quindi che sia seguito effettivamente, in modo che sia fatta la giusta integrazione”.

Da questo punto fermo, lo ha detto il sindaco di Castell’Umberto, Lionetto Civa, si è sviluppato l’incontro al quale, oggi hanno partecipato con il prefetto, 45 sindaci dei Nebrodi.

“Siamo contrari – hanno detto all’unisono – all’invasione e lo Stato deve decidere se vuole andare nei paesi dei migranti ad aiutarli o continuare solo ad accoglierli. Non è possibile avere 7 mila migranti sui Nebrodi, alcuni dei nostri comuni sono considerati tra l’altro aree depresse, con difficoltà nella scuola, nella viabilità, e in tanto altro”.

Il Prefetto Francesca Ferrandino ed il capo di gabinetto Caterina Minutoli hanno ascoltato, discusso, concesso, ed anche difeso la linea del Governo ma sono stati disponibili per trovare una soluzione definitiva.

Il prefetto ha posto dei quesiti, su sollecitazione dei sindaci, al Ministero dell’Interno sull’adesione alla rete SPRAR (Strutture per richiedenti Asilo) e il relativo rispetto, quindi, del parametro di 2,5 immigrati ogni mille abitanti

Già da  Roma è arrivato il via libera per gli enti locali interessati che adesso potranno aderire, mediante delibera, al progetto che prevede la creazione – in ognuno dei comuni rappresentati in Prefettura – di una struttura per richiedenti asilo “quale strumento indispensabile”, scrivono i sindaci in una nota congiunta, “per un’efficace integrazione”.

In attesa di altre risposte da parte del ministero degli Interniintanto la situazione è destinata ad evolversi.

Prima dell’incontro il sindaco Lionetto, con lui anche una delegazione del comitato spontaneo “Castell’Umberto senza frontiere”, che comunque non ha partecipato all’incontro riservato solo ai sindaci, si era mostrato ancora una volta fermo nelle sue posizioni, “Chiederemo una linea diretta dello stato con i sindaci, e non con le cooperative e gli albergatori. Non siamo razzisti, siamo favorevoli al parametro di 2,5 migranti per ogni 1000 abitanti e chiederemo quindi che questo sia seguito al fine di garantire una corretta integrazione”.

Alcune risultanti scaturite dal e intorno all’incontro di oggi.

Il Prefetto ha disposto nuovi accertamenti da svolgere all’interno dell’hotel “Il Canguro”, proprio per verificarne lo stato.

 I 45 sindaci dei Nebrodi si sono tutti impegnati per firmare la delibera SPRAR, così da smaltire i rifugiati non più in centri isolati ma in tutta l’area, sperando che alla fine siano tutti i 108 centri urbani della città metropolitana a farlo.

Castell’Umberto sarà sicuramente alleggerita del carico, il numero esatto di migranti che cambieranno sede si saprà lunedì prossimo, quando il bando statale d’accoglienza chiuderà la prima finestra così da poter individuare altre zone.

Renato Accorinti, sindaco di Messina, con dichiarazioni su LA7 ad Omnibus ha detto: “Questa è una grande opportunità per vedere le cose come stanno. Il fenomeno della migrazione è normale, siamo tutti migranti, e dobbiamo solo avere comprensione per chi ha problemi più gravi dei nostri. E’ ovvio che dobbiamo accoglierli, per me diventa reato non soccorrere persone che subiscono gli effetti dei nostri sbagli. Se qualcuno in mare è in difficoltà abbiamo il dovere di salvarlo, dobbiamo umanizzare la politica. Le quote sono relative, quando in un Comune arrivano 20 persone non è insostenibile. Una parte della politica usa questi casi come strumenti per far perdere umanità. Quando come istituzioni esprimiamo qualcosa che cavalca le paure sbagliamo, senza valori umani perdiamo tutto”.

ed ancora:

Movimento 5 Stelle Alessio Villarosa ha reso noto che ha depositato un’interrogazione, rivolta al ministero dell’interno, per avere delucidazioni sulla gestione del caso.L’intento dell’interrogazione è quello sia di sapere quali siano stati i criteri di scelta utilizzati dalla Prefettura di Messina per l’assegnazione diretta degli immobili nei casi di Castell’Umberto/Sinagra e soprattutto Merì”, si legge, “sia quello di sapere se e come venga attualmente garantito l’accordo Anci e ministero dellìinterno sul rispetto del rapporto medio di 2.5 migranti ogni 1000 abitanti. Ritengo sia importante che certe scelte vengano messe in atto con accuratezza e nel pieno rispetto delle regole, per evitare “frizioni sociali” inutili e pericolose”.

 Giovanni Formica – sindaco di Milazzo – favorevole all’accoglienza, dopo l’arrivo di 60 rifugiati che saranno ospiti di una scuola elementare dismessa di via Fiumerella, frontezza il dissenso degli abitanti della zona.

 

il comunicato della prefettura

Comunicato-Stampa-riunione-del-20-luglio-2017-con-i-Sindaci-dei-Nebrodi

 

20 Luglio 2017

Autore:

redazione


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