L’ex imprenditore edile era stato indagato nell’ambito di un’inchiesta della DDA di Milano su mafia e appalti, in concorso con un altro imprenditore del messinese Giovanni Bontempo ed altre persone, per presunte condotte fraudolente finalizzate all’intestazione fittizia di diverse società operanti nell’edilizia. Su di loro anche l’aggravante di agevolare il clan mafioso dei barcellonesi.
Per Bontempo lo scorso 2 agosto il Tribunale delle Libertà aveva emesso ordinanza di scarcerazione, annullando in toto l’ordinanza di custodia cautelare che lo aveva portato in carcere.
L’avvocato Nino Favazzo aveva segnalato come della decisione assunta dal Tribunale delle Libertà in relazione alla posizione di Giovanni Bontempo, avrebbe potuto beneficiare anche Francesco Scirocco. Da qui la decisone dal Gip che ha disposto la scarcerazione dell’indagato.
“I profili di gravità indiziaria posti a fondamento della misura cautelare erano subito apparsi, come si sono rivelati, del tutto inconsistenti” ha detto l’avvocato Favazzo “Preoccupa non poco la facilità con cui, a volte – è questa è una di quelle – in mancanza di seri indizio ma solo sulla scorta di mere congetture, un cittadino possa essere privato della libertà personale”.