Il programma, patrocinato dall’Assessorato al Turismo e alle Politiche Culturali, prevede per la prima sera l’intervento di Nino Pracanica che, nelle vesti di “Kuntastorie”, giocherà con i bambini, mentre il secondo appuntamento consiste nella rappresentazione di una fiaba bizantina, ideata e messa in versi da Nunziella e Tito Squillaci, e nella lettura di poesie.
Quello che “Imago vitae” propone è il momento di esternazione di quanto costruito, assieme alle migliaia di bambini, passati dal Castello negli ultimi tre mesi, che hanno preso parte di volta in volta ai laboratori, durante i quali si sono curati gli aspetti della manualità e del gioco nell’intento di rieducare i bambini ad un’attività ludica che lasci liberi di sviluppare la propria fantasia attraverso un rapporto diverso con la materia e con le proprie attitudini.
L’attività al Castello dei coniugi Pracanica è nata con un percorso di insegnamento al riciclaggio dei materiali, per restituire la materia al suo percorso e renderle la voce necessaria a raccontare la sua storia. Così un pezzo di cartone è diventato una spada, un lenzuolo strappato si è trasformato in un costume; così si è formata un’attività teatrale che vuole raccontare la vita attraverso il gioco, spogliando l’attività dal peso delle certezze troppo strette per la fantasia di un bambino.
Nascono così “Omero racconta… di Ulisse nell’isola dei ciclopi” e il”Kuntastorie siciliano… I Normanni in Sicilia”, che partono da un testo iniziale in continua evoluzione, grazie all’attività di gioco dei bambini, divenuti con entusiasmo autori e protagonisti nelle 1800 rappresentazioni in maschera tenutesi al Castello. Le brevi rappresentazioni teatrali sono state riproposte a migliaia di visitatori provenienti da diverse parti del mondo e illustrano antichissime tecniche di lavorazione artigianali risalenti a più di mille anni fa, utilizzate nelle opere sapientemente realizzate dalle mani esperte di Luigina Previtera.
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