La scultura dell’orafo Piccione donata al sindaco Pippo Midili
MILAZZO. Tempo di bilanci per il Milazzo Film Festival Attorstudio 2024 che ha chiuso la sua decima edizione con un riscontro positivo in termini di partecipazione e coinvolgimento di pubblico. E che ha chiuso definitivamente i battenti con un incontro tra il sindaco Pippo Midili accompagnato dall’assessore Antonio Nicosia e lo staff del festival che, a palazzo dell’Aquila, ha espresso il proprio ringraziamento all’amministrazione che ha patrocinato l’evento mettendo a disposizione il teatro Trifiletti.
Gli organizzatori Antonio Napoli, Marco Vitale e Antonio Nunzio Isgrò hanno donato al primo cittadino una scultura unica realizzata dal maestro orafo argentiere Antonello Piccione che ha anche realizzato tutti i premi consegnati agli artisti e ai vincitori del concorso di cortometraggi. Creazioni esclusive in argento 925 con lo Scarabeo simbolo di Milazzo e con la stella del cinema laminata in oro.
Ospite d’eccezione del Festival è stato Lino Banfi. Considerato uno dei più grandi comici del cinema italiano dai tempi di Totò, ha ricevuto l’Excellence Acting Award, lo stesso premio consegnato a Fabrizio Bentivoglio. Sono stati gli attori, infatti, i protagonisti delle innovazioni volute dai direttori artistici Mario Sesti e Caterina Taricano che hanno scelto di esplorare e celebrare gli interpreti e l’arte della recitazione per i quali non esiste in Italia un vero e proprio festival ad essi dedicato; innovazioni che hanno, tra l’altro, portato il festival a spostare date e location: non più d’estate e al Teatro Trifiletti. Ma Banfi e Bentivoglio non sono stati gli unici talent di rilievo: insieme a loro si sono alternati sul palco del Teatro Trifiletti Michele Riondino (premio Acting Award), Caterina De Angelis (premio A Star Is Born), l’attore teatrale e conduttore radiofonico italiano Matteo Caccia (premio Il Racconto, la sua voce) e la giornalista parlamentare di La7 Alessandra Sardoni (premio Lo Scarabeo d’Argento Culture &Media).
IL GIFFONI FILM FESTIVAL. La presenza all’interno della kermesse mamertina dello spazio curato dagli organizzatori del Giffoni Film Festival è stato un evento nell’evento.
Numerose le scuole che hanno già aderito all’iniziativa. Due i moduli interattivi, che hanno visto protagonisti gli stessi ragazzi, uno rivolto agli studenti degli istituti superiori, uno a quelli delle scuole medie. Alla kermesse milazzese è stato presente lo staff con un format didattico che ha avuto come tema “I love My Planet”. Non una “semplice” proiezione con dibattito ma uno show interattivo per discutere con gli studenti di temi legati alla contemporaneità e al mondo giovanile.
I CORTI PREMIATI. PREMIO POSIDONIA. “48°”, origine Italia, di Andrea di Iorio, è stato premiato come miglior corto sulle tematiche ambientali e la protezione del mare.
PREMIO SCARABEO D’ARGENTO. “The Steak”, origine Iran, di Kiarash Dadgar Mohe, è stato premiato con il Premio Scarabeo d’Argento per l’essenziale ed impressionante potenza dello sguardo della Macchina da Presa che si fonde al nostro sguardo, quello di un comune passante che, un giorno qualunque, sceglie di fermarsi ad osservare ad una finestra.
PREMIO POLIFEMO. Riservato al miglior regista siciliano in concorso è stato conferito al corto “Notti d’Estate”, origine Italia di Ricardo Cannella, per aver trattato con straordinaria sensibilità ed intimità la tematica della lotta di Paolo nel vivere la tossica esigenza della sua missione.
PREMIO DEPAGROUP. Dedicato ai corti a tema benessere, salute e terza età è stato vinto dall’opera “Il mare che muove le cose”, origine Italia di Lorenzo Marinelli.
PREMIO L’OTTAVA ISOLA. Conferito dal Comitato viene assegnato al corto documentario “Osas”, origine Italia, di Gabriele Gravagna, per il chiaro messaggio di testimonianza di Osas Egbon; per il suo impegno nell’essere un faro nella lotta alla prostituzione e al traffico di vite umane.
Menzione speciale, infine, per S’ozzastru origine Italia, di Caterina Melis per l’uso sapiente e figurativo dell’illustrazione ed animazione grafica messa a servizio di una storia drammatica e toccante.
Il Milazzo Film Festival è stato supportato anche dall’Inail Sicilia che ha partecipato alla kermesse con un desk informativo multimediale dove era possibile trovare materiale informativo realizzato dall’Istituto sulla sicurezza sul lavoro nel mondo dello spettacolo.
Il Festival oltre al Comune di Milazzo ha avuto altri patrocini d’eccellenza: l’Assessorato Regionale al Turismo, l’ARS, l’Ecomuseo Chersoneso d’Oro e l’Area Marina Protetta Capo Milazzo.
Alla manifestazione è stato presente Ninni Panzera che ha portato i saluti di FCS il coordinamento dei festival siciliani.
LE SCUOLE. Alla manifestazione hanno partecipato anche gli istituti Leonardo Da Vinci e il Comprensivo Terzo con la proiezione di corto realizzati dai loro studenti. Rispettivamente “L’Oliveto delle Monache” regia di Luciangela Gatto e “Visione CAPOvolte” di Giuseppe La Spada