Per l’Idv milazzese la chiusura del Trifiletti non rappresenta soltanto un colpo mortale allo sviluppo culturale della città; ma anche un vero e proprio fallimento della politica effettuata dal primo cittadino sulla gestione del Teatro la cui sorte era ancora legata alla presenza di finanziamenti comunali.
La coordinatrice dell’Idv di Milazzo Elena Caragliano esprime tutta la sua preoccupazione per la chiusura del Teatro Trifiletti, considerato il più importante spazio culturale della città “Come cittadini attenti alle sorti di questa nostra città – dichiara Elena Caragliano – siamo rattristati da questo nuovo avvenimento che sommandosi ad altri, anch’essi negativi, e che tutti conosciamo, la stanno portando verso una preoccupante decadenza e morte civile”.
La Caragliano chiama a raccolta le forze imprenditoriali locali affinchè, con le proprie forze , salvino il Teatro dimostrando amore e attaccamento al proprio territorio “Consapevoli che la politica,- continua la Caragliano – quale si è dimostrata negli ultimi anni, non è attualmente in grado, e le previsioni ci lasciano immaginare che non lo sarà ancora per lungo tempo, di risolvere neanche il pur minimo problema, facciamo appello alle forze produttive ed imprenditoriali affinché si organizzino, singolarmente od in gruppi acciocché anche questo pezzo di città non ripiombi, dopo tante speranze, nuovamente nell’oblio e nel degrado: il popolo milazzese non lo merita, ama l’arte e la cultura, lo ha sempre dimostrato in tutti i modi, e non vuole imbarbarirsi”.
D’altronde non sarebbe la prima volta che le sorti del Teatro Trifiletti siano legate al mondo dell’imprenditoria privata, visto che fu proprio un privato a voler dotare la Città di Milazzo di una struttura teatrale che non avesse nulla da invidiare a quelle delle altre realtà italiane.
Infine gli esponente locali del partito di Antonio Di Pietro attacca anche l’Assessore Scolaro che alcuni orsono aveva annunciato la nascita di una fondazione che avrebbe dovuto gestire il Teatro; parole però a cui non sono susseguiti i fatti “L’Ass. Scolaro – si legge nella nota – aveva annunciato mesi orsono l’imminente nascita di una fantomatica fondazione che avrebbe dovuto gestire il Teatro.
Constatiamo con amarezza che, alla luce dell’odierno fallimento, le parole dell’ Assessore erano prive di fondamento e verità.
Oggi la nostra città si ritrova senza uno spazio vitale, non permettendo alcun tipo d’espressione artistica”.
Antonio Macauda