“Tirreno-Eolie 2030 – Ripensare il territorio, valorizzare la biodiversità, promuovere i prodotti tipici”
Presentato in conferenza stampa il progetto del GAL Tirreno-Eolie dal titolo: “Tirreno-Eolie 2030 – Ripensare il territorio, valorizzare la biodiversità, promuovere i prodotti tipici”.
Nella sua introduzione il sindaco Pippo Midili -Presidente GAL- ha parlato della prosecuzione di un lavoro già iniziato che apre una nuova fase in una contestualità che contempla nuove progettualità. Riscontrando che manca coordinamento tra i Comuni come collante unico, si è soffermato sulla progettualità finanziata all’interno del Piano di Azione del GAL, da attuare insieme al Dipartimento Economia dell’Università di Messina e l’Istituto di Studi sul Mediterraneo del CNR.
Le direttive sono quelle di creare progettualità in grado di generare economia per il territorio e per i cittadini che decidono di investire.
Il docente universitario Giuseppe Ioppolo ha sottolineato la bontà di tale sinergia tale da poter determinare occasioni di sviluppo e di rilancio attraverso iniziative comuni che possano creare anche ritorno occupazionali.
Sulla stessa linea il pensiero del docente Giuseppe Caristi che ha considerato inscindibile il connubio GAL-Università-CNR per dar corso al progetto che praticamente sarà operativo già nei prossimi giorni.
Il responsabile amministrativo del GAL “Tirreno-Eolie”, Piero David, ha detto che il progetto è nato per conoscere il territorio dopo il periodo di crisi e la pandemia, ravvisando la necessità di armonizzare le varie ipotesi di sviluppo con scelte specifiche, prevedendo la redazione dei Piani di Sviluppo dei 14 Comuni del GAL, l’avvio di un’attività di ricerca su 4 ambiti strategici per il territorio interessato (le biodiversità presenti, il distretto del vivaismo, i borghi e le fortificazioni, le eccellenze enogastonomiche), e la costruzione di un parco progetti per i Comuni da allegare ai Piani di Sviluppo, nella consapevolezza che potrebbero esserci tante risorse da intercettare.
Il sindaco Midili, in chiusura, si è ancora soffermato sulla funzione ed attività del GAL, che può essere determinante a superare la disorganizzazione del territorio e le negative conseguenze che ne conseguono aprendo una nuova fase che consenta di dar vita a tutte quelle opportunità di crescita che ci si aspetta.