MILAZZO – Rischio idraulico, sindaco avvia il censimento del territorio
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MILAZZO – Rischio idraulico, sindaco avvia il censimento del territorio

Comune-MilazzoIl Dipartimento  Regionale  di   Protezione  Civile,  ha  comunicato  a  tutti i Comuni l’avvenuta  pubblicazione della  quinta  versione  del  “Rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia e ricadute nel sistema di protezione civile”, invitando,  in primo  luogo,  i sindaci  a  prendere  visione  dell’elaborato  e  ad  adottare  idonee  iniziative  volte  alla  prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico ed idraulico.  Ad un primo esame del rapporto, emerge chiaramente l’indicazione di porre particolare attenzione ai cosiddetti “nodi  idraulici”   ove  si  registrano  le  maggiori  e  più  pericolose  interferenze  tra  rete  idrografica ed impatto antropico. Alla luce di quanto accaduto, il sindaco Formica ha invitato il dirigente del servizio di Protezione Civile ad  avviare,  qualora  già  non  effettuato,  un  censimento  dei  nodi  idraulici  presenti  nel territorio,  estendendo la valutazione anche ad eventuali nodi posti a l di fuori dei confini comunali che possano  comunque  incidere  negativamente  sul  territorio  del  comune di  Milazzo ed  a dare  impulso ad  una  fase di aggiornamento dei documenti di protezione civile  al fine di rendere maggiormente efficaci le

misure individuate per la gestione di eventuali emergenze, non trascurando la fondamentale attività

di formazione-informazione dei cittadini. “Ritengo che sia opportuno avere un quadro chiaro della situazione – ha detto il sindaco – visto che anche il  nostro  territorio,  all’evidenza,  presenta  punti  in cui  è  possibile  registrare  significative  interferenze  tra  torrenti  e  centri  abitati  e  nei  quali,

ancora  di  recente,  si  sono  registrati  danni  alle popolazioni a tacer dei gravi pericoli per la loro stessa incolumità. Appare pertanto indispensabile uno sforzo ulteriore dell’Ente in direzione di una

corretta  e  sempre  più  incisiva  azione  di  prevenzione  dei  rischi  e,  comunque,  dell’adozione  di modelli per  la gestione delle emergenze che tengano conto delle esperienze  maturate nel corso dei ripetuti – ed anche recenti – eventi calamitosi”.

9 Novembre 2015

Autore:

redazione


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