– di Salvatore Piconese –
Caro vecchio ponte di Mili Marina
di tempo ne è passato, dall’ultima volta, che ho speso – in tal caso invano, energie e senso di responsabilità per la tua causa, a beneficio di tutta la comunità Milese. Purtroppo, ho perso il conto degli anni, forse 4 o 5, da tutti gli articoli, le affannose richieste presentate al Comune di Messina, o presso la Sede del I° Quartiere. Poi, in un guitto di generosità, il mio ultimo atto di fede, affidato ad un lungo esposto, ove facevo presente la tua pericolosità/percorribilità. Così, dopo una breve chiusura al transito, in quel pomeriggio del 26 Maggio 2015, dovuto a quanto da me scritto, il balletto istituzionale dei consiglieri di quartiere, sorretto da intenzioni non del tutte mai chiarite – tranne, quella di prendersi la scena a mò di telecamere, con buona pace dell’Ass. ai Lavori Pubblici De Cola. Come non ricordare le sue affermazioni: “si evince non ci siano pericoli per la tenuta strutturale del ponte; identiche parole usate dallo stesso, per telefono al sottoscritto.
Cosi, caro vecchio ponte di Mili Marina, dopo la chiusura flash con annessa riapertura lampo, da fine Maggio 2015 ho scritto tutti i giorni c/o Segreteria di Gabinetto del Sindaco, chiedendo un incontro proprio a Mili, ma questo piacevole incontro, non c’è mai stato. Anzi, per farmi desistere dallo scrivere quotidianamente, il primo cittadino, mi fece avere ulteriori chiarimenti telefonici da De Cola. Ora, tra recinti ormai sdraricati dal vento, e cartelli ammassatti in ogni punto della tua carreggiata, cosa rimane dei tanti sospirati lavori, solo ventilati dai rumours, o quando qualcuno, (cioè il sottoscritto), torna a rincarare la dose, chiedendo una soluzione dinnanzi allo spettro inguardabile – simbolo di degrado assoluto di un Villaggio, quale quello di Mili Marina, segnato da questa abbondante cicatrice?
Caro vecchio ponte di Mili Marina, io ci ho provato in tutti i modi leciti e democratici, per portare all’attenzione la tua istanza. Ma la politica locale latita, mentre gli stessi Signori di Palazzo Zanca, prediligono fare onori e oneri al Presidente del Consiglio, o chiunque altro di prossimo sbarco a Messina, preferendo armeggiare e pubblicizzare opere assurde, come il ponte sullo Stretto … Ecco l’amara constatazione: tu non meriti, così come la gente del tuo Villaggio. Ma sì, che ponte sia …!
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