“Aspettavo la fine della giornata per coccolarti. Nel silenzio della sera, mentre tu dormivi accanto a me, potevo darti tutti i baci e le carezze trattenute durante la giornata. Mettevo il mio viso accanto al tuo, mi nutrivo del tuo respiro, era un momento intenso, importante, vitale. Mai avrei potuto rinunciare alla sensazione di pace che mi dava allungare la mano e accarezzare il tuo viso nel cuore della notte e alla tranquillità di sapere che stavi bene”.
E’ un brano del libro “la tua vita, il mio dono” che straripa di tenerezza, di amore, di nostalgia, di vita e speranza, dove Mimma racconta la “sua” storia con Nino – 16 anni di dedizione che non si è certo conclusa con la sua “assenza” – e che è stato scritto a quattro mani con Maria Azzurra Ridolfo anche lei al tavolo della presentazione.
Questa è stata moderata dalla professoressa Marinella Speziale e dalla stessa Maria Azzurra Ridolfo.
Tra gli interventi quelli di Padre Enzo Caruso, di Irene Ricciardello, il sindaco di Brolo, di Maria Ricciardello, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Brolo e dello psicologo, dott. Armando Crisà.
Il libro è edito da Armenio Editore.
La dirigente scolastica, la professoressa Nunziatina Lacchese, – ora in pensione – che seguì a lungo Ninuccio, avrebbe voluto offrire il suo contributo alla giornata di ieri, tutta dedicata proprio a questo giovane, ma tempi e luoghi l’hanno fatto desistere. Una lettera che ora lei affida a noi. Qui lei si rivolge con parole d’affetto e di stima a questa Madre Coraggio.
A Mimma, madre coraggio
Mimma sono grandi l’emozione e la commozione di questo momento. Sono grandi come grande sei stata tu nel rivelare pubblicamente i tuoi sentimenti, le tue gioie, le tue paure, il tuo dolore, le tue tristezze, le tue speranze, le tue battaglie, il tuo amore smisurato di mamma che ha sfidato tutto e tutti per dare a Ninuccio una vita più normale possibile.
Mimma il tuo appellativo è “mamma coraggio” non solo per come hai vissuto questi 17 anni ma per il valore del messaggio che oggi trasmetti a tutte quelle mamme che hanno vissuto e vivono la maternità e il ruolo di genitore come un dono prezioso della vita e della divina provvidenza.
Ho conosciuto personalmente te e Ninuccio nel 2005 quando assunsi la dirigenza dell’istituto comprensivo di Brolo e per 7 anni ho seguito il percorso del bambino prima nella scuola dell’infanzia e poi nella primaria.
La tua presenza è stata costante e attenta perché venisse garantito a Ninuccio ogni supporto fisico e psicologico.
Per Ninuccio, attratto dalla musica, fu realizzato un piccolo ambiente insonorizzato dove in alcuni momenti giornata, accompagnato dal docente e da Teo, poteva ascoltare la sua musica, vedere alcuni video che sollecitavano la sua attenzione e la sua partecipazione.
Il tuo sorriso non si è mai spento sulle tue labbra, lo stesso sorriso che oggi ti accompagna quando incontri bambini o li vai a trovare a scuola con quella serenità, quella generosità che ti caratterizzano perché in ognuno di loro c’è qualcosa di tuo figlio e ti fa stare meglio.
Non tutti questi bambini lo hanno conosciuto personalmente eppure tutti lo riconoscono grazie ai messaggi che hai saputo inviare loro.
Solo una nota di debolezza ho notato in queste tue confessioni: il voler raggiungere presto tuo figlio, passeggiare con lui tenendolo per mano e poter sentire finalmente la sua voce.
Mimma tu sei una donna forte, di grande spessore umano, sei stata una mamma non esemplare ma eccezionale, questa società oggi ha bisogno di persone come te, ha bisogno di te e ti ringrazio ancora per la preziosa lezione di vita che hai dato a tutti noi, rinnovando la nostra solidarietà, la stima e l’affetto che meriti.
Grazie Mimma.
con affetto Nunziatina Lacchese
Brolo 24 settembre 2017
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