Questo il testo del documento di Irene Ricciardello.
Sarebbe bene che si riconoscesse l’atteggiamento costruttivo ed il ruolo fattivo svolto dall’opposizione, che ha anteposto la tutela dei brolesi a beghe di natura meramente politica, rinunciando ad una dannosa opposizione, che avrebbe generato soltanto paralisi e portato al collasso una realtà già fortemente compromessa come quella di Brolo.
E’ del tutto fuori luogo screditare l’opposizione, confondendo con l’inerzia e la sottomissione, il forte senso di responsabilità e la collaborazione, che invece abbiamo dimostrato, consapevoli che una guerra di trincea sarebbe stata deleteria e convinti che il nostro “modus agendi” potesse produrre il cambiamento e una nuova vitalità risultando infine determinante per il raggiungimento di alcuni obiettivi volti al benessere del paese.
Il confronto è stato alla base del nostro operato, una scelta che non è mai stata dettata da valutazioni di opportunità o convenienza politica, ma è nata dalla volontà di ricercare soluzioni possibilmente condivise e rispondere alle esigenze ed ai bisogni della cittadinanza alla quale ci presenteremo domenica 22 aprile al Palatenda, un’occasione che permetterà di chiarire che dall’8 maggio si volterà pagina.
Rispondo dunque alle assurde illazioni di chi, emblema del conservatorismo e di una politica anacronistica che da ben 15 anni continua a riproporre sempre le stesse figure e gli stessi personaggi, ribadendo il mio assoluto impegno ed il mio sostegno alla lista “Uniti per Brolo” ed invito ad evitare mosse subdole ed inutili invenzioni perché IO credo fermamente nei nostri programmi e nella forza del cambiamento.
IRENE RICCIARDELLO