Daniel – non è questo il suo vero nome – è stato rintracciato il 7 aprile scorso, a bordo di un treno proveniente da Palermo, privo di documenti. Mancava da casa, in Francia a Marsiglia, dai primi di febbraio. Con l’aiuto di un mediatore di lingua francese del Ministero dell’Interno, i poliziotti sono riusciti a ricostruire la storia del ragazzino e a far si che potesse essere accolto in un’idonea struttura in attesa che, insieme alla madre, subito avvisata, e attraverso l’interessamento consolare, si possa organizzare il suo rientro a casa, in Francia.
Anche la ragazzina nigeriana rintracciata, la settimana scorsa, dai poliziotti a bordo di un treno diretto a Catania, ha trovato una casa. Di concerto con l’autorità giudiziaria minorile e i locali servizi sociali, la diciassettenne è stata affidata a un’idonea struttura d’accoglienza messinese.
Come lei, il sedicenne italiano, individuato lo scorso 9 aprile a bordo del treno regionale proveniente da Palermo, è stato riaccompagnato e affidato dagli stessi poliziotti al personale della casa famiglia, nel caso del ragazzo a Termini Imerese, individuata dal Tribunale per i Minorenni competente.
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